martedì 16 ottobre 2018

FONTANI (SOGIN): “LA NUCLECO TRATTERA' I RIFIUTI RADIOATTIVI EX MAGNOX MA, FORSE, NON A ROTONDELLA”

IL SERBATOIO E LE TUBATURE EX MAGNOX

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.10.18

ROTONDELLASogin spa, dopo l'arrivo dei Noe il 13 aprile scorso, dovrà occuparsi non solo della depurazione delle acque di falda, cosa che sta avvenendo, a detta di Emanuele Fontani, ma anche della rimozione del tratto di condotta dell'ex impianto Magnox ricadente nell'area di pertinenza. Condotta con annesso serbatoio ancora sotto sequestro preventivo da parte della Procura antimafia della Basilicata. “Si tratta – ha spiegato il nostro interlocutore – di una decina di metri di tubatura. Il nostro intervento, una volta che le strutture citate saranno dissequestrate, sarà effettuato in collaborazione con Enea, cui compete la rimozione del tratto di tubo e del serbatoio che insistono sulla sua area”. Già. Ma una volta rimossi i rifiuti radioattivi torneranno a Sogin per il loro trattamento, condizionamento e deposito in sicurezza. “Di questa attività – ha precisato il fisico nucleare – si occuperà una consociata del nostro gruppo, la Nucleco spa”. Abbiamo insistito. La Nucleco effettuerà le sue attività in merito alla Trisaia? Fontani: “Non lo sappiamo ancora ma prevediamo che questo lavoro non verrà fatto a Rotondella”. Ricordiamo che l'ex impianto Magnox, ubicato in “territorio” Enea, è ritenuto, sinora, responsabile dell'inquinamento da cromo esavalente (pericoloso inquinante perché tossico, mutageno e cancerogeno) e da altre sostanze chimiche della falda idrica sottostante al centro della Trisaia e dintorni. “La responsabilità dell'inquinamento – dichiarò al nostro giornale il 20 ottobre scorso Marco Citterio, della Direzione centrale infrastrutture di Enea - è per il 99% del Magnox, attivo fino al 1988. Produceva barre di combustibile nucleare per le centrali italiane. Cromo esavalente e trielina facevano parte del ciclo produttivo. Rimuoveremo la vasca e le tubature che contengono i reflui. Speriamo entro la primavera prossima”. Ma il 13 aprile successivo il sequestro da parte dei carabinieri del Noe.

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