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METAPONTINO. UNA FASE DEL MAXIBLITZ DEL 4 OTTOBRE SCORSO |
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 9.10.18
SCANZANO JONICO
– Nelle
“carte”, informative, trascrizioni di intercettazioni effettuate
dai carabinieri, emergono gli interessi del Clan guidato, secondo la
Direzione distrettuale antimafia, dall'ex carabiniere Gerardo
Schettino arrestato nel corso del maxiblitz delle forze dell'ordine
della notte del 4 ottobre scorso, su discoteche e locali notturni
della zona. Informative ed intercettazioni finiti nei capi di
imputazione dal 21 al 22 quater dell'ordinanza di custodia cautelare
in carcere per 25 persone, tra cui 12 in carcere, firmata dal Gip
Lucio Setola. In particolare vengono evidenziate, a spiegazione delle
accuse dei magistrati, la “Genesi del Pepita”, un night club
aperto nelle campagne di Pisticci, e la “Vicenda del Marajà”, un
lido di Nova Siri in cui si tenevano spettacoli serali. Per la prima
“storia” Schettino, Nicola Lo Franco, Domenico Porcelli sono
indagati “perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno
criminoso, anche in tempi diversi, in concorso tra loro e con altri,
al fine di eludere probabili misure di prevenzione patrimoniale a
loro carico e per agevolare il reinvestimento dei ricavi delle
attività delittuose riferibili al clan Schettino, attribuivano la
titolarità del locale a terzi. Schettino,
in
qualità di promotore, coadiuvato da Lo Franco e da Porcelli,
organizzava, dirigeva e finanziava la creazione del locale notturno,
attribuendone fraudolentemente la titolarità formale a terzi
soggetti, ed amministrandolo per il tramite di Lo Franco e Porcelli
che si occupavano, in aderenza alle disposizioni del primo, dalla
logistica, al reperimento delle “entraineuse”, al mantenimento,
alla risoluzione di eventuali problematiche sorte nel corso
dell’attività, al controllo sull’amministrazione”. Poi, la
vicenda del Marajà in cui sono indagati Lo Franco e Francesco
Nicoletti “perché – secondo l'accusa - il Lo Franco come
mandante, mediante minaccia di impedire il regolare svolgimento delle
serate che si sarebbero tenute nel lido di Nova Siri, costringevano
Maffia Marcello, amministratore unico della s.r.l.s. "Global
Marvin" e Manolio Luca, organizzatore degli eventi serali, ad
affidare a Nicoletti i servizi di vigilanza e sicurezza, in
precedenza espletati, per conto del medesimo gruppo criminale, da
Melodia Domenico Ventura così ripartendo tra quest'ultimo ed il
Nicoletti i servizi di vigilanza sui rispettivi territori di Policoro
e Nova Siri”.
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