LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 23.11.18
ROTONDELLA – Tutto
cambia, o quasi, nella vicenda nucleare italiana con il Governo
giallo-verde costituito da Lega e M5s. Tanto, almeno, si evince,
dalle dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dal presidente della
Commissione industria del Senato, Gianni Girotto, in visita nel
Metapontino ed al centro Itrec della Trisaia. La Cnapi, ad esempio,
la Carta nazionale dei siti potenzialmente idonei ad ospitare il
deposito unico delle scorie radioattive italiane, che l'ex ministro
Carlo Calenda voleva pubblicare prima delle scorse elezioni è
passata in secondo piano. Ecco il parlamentare eletto in Veneto: “La
priorità oggi è la ripubblicazione, dopo aver esaminato le
osservazioni presentate da enti, cittadini ed associazioni, del
Programma nazionale di gestione dei rifiuti radioattivi dislocati in
nove siti d'Italia. Per i ritardi accumulati nell'elaborazione del
documento, come è noto, noi siamo sotto procedura di infrazione
europea. Il ministro dell'ambiente, Sergio Costa, dopo aver ricevuto
il Programma, firmato dal Ministero dei beni culturali, deve di nuovo
inviarlo a quel dicastero, poi alla Conferenza Stato-Regioni, al
Consiglio dei ministri per l'approvazione prima della spedizione alla
Commissione europea cui spetterà la valutazione finale. In quel
piano è disegnato il destino del residuo nucleare nazionale”.
Residuo, per quanto riguarda i rifiuti ad alta attività, per cui,
tra le varie ipotesi, vi è anche quella estera. E questa è un'altra
novità. “Al momento – ha spiegato il nostro interlocutore -
abbiamo tali scorie, le più pericolose, in Inghilterra, Francia,
Slovacchia, Italia. Perchè costruire un deposito geologico per poche
quantità di rifiuti radioattivi? Servirà una trattativa
internazionale tra il nostro e gli altri Stati compresi gli Usa per
il futuro delle barre di Elk River custodite proprio a Rotondella.
Ecco perchè la Cnapi, oggi, è passata in secondo piano”. Questo
da un punto di vista programmatico ma come stanno le cose sotto
l'aspetto pratico? Girotto: “Oggi saremo alla Sogin della Trisaia
per renderci conto personalmente di cosa sta avvenendo in quel sito
che di per se è un fattore di rischio per lo sviluppo del
Metapontino. Noi vogliamo mettere in sicurezza i nostri nove ex
centri atomici in cui sono custodi rifiuti estremamente pericolosi.
Qui, infine, avete anche il problema dell'inquinamento chimico
dell'acqua di falda. La mia Commissione seguirà costantemente
l'opera di bonifica che sarà condotta da Enea e da Sogin. Bonificare
al più presto il territorio è il nostro impegno”.
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