mercoledì 5 dicembre 2018

CLAMOROSO. PROMOSSO DAL CONSIGLIO DI STATO ALUNNO BOCCIATO DAI DOCENTI. ACCOLTA LA TESI DEL DIFENSORE DEL PADRE DEL RAGAZZO: “LA PROMOZIONE DEGLI STUDENTI RAPPRESENTA ORMAI LA REGOLA GENERALE MENTRE LA BOCCIATURA COSTITUISCE L’ECCEZIONE, TANT’È CHE VA ADEGUATAMENTE MOTIVATA: COSA NON AVVENUTA NEL CASO IN SPECIE”




LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.12.18

Quell'alunno della prima classe della scuola secondaria di primo grado (la “vecchia” scuola media, ndr) non va bocciato ma va iscritto alla seconda classe”. Lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo la tesi dell'avvocato Donatello Genovese difensore del padre del ragazzino: “La promozione degli studenti nella legislazione attuale rappresenta la regola generale mentre la bocciatura costituisce l’eccezione, tant’è che va adeguatamente motivata. Cosa non avvenuta nel caso in specie”. Ma andiamo con ordine. Il fatto è accaduto nella Scuola secondaria di primo grado di un comune del Materano. Al termine dell’anno scolastico 2017/2018 un alunno della classe prima non è stato ammesso alla classe successiva. E' stato, in parole povere, bocciato. La cosa è stata vissuta malissimo dal ragazzo e dai suoi genitori. Il padre, allora, ha dato incarico all'avv. Genovese di proporre ricorso al Tar per l'annullamento di tutti gli atti che avevano portato alla non ammissione alla classe successiva. Il Tar, però, il 18 settembre scorso, ha respinto il ricorso. Ma il genitore non si è dato per vinto. Da qui l'appello al Consiglio di Stato. Così l'avv. Genovese: “La sentenza è ingiusta ed illegittima e se ne chiede la riforma per una serie di motivi”. Tra questi: “Violazione di legge ed eccesso di potere per erronea presupposizione, errore sui presupposti, difetto di motivazione, carente istruttoria, travisamento ed erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, violazione di circolare, manifesta ingiustizia, sviamento”. Ed ancora: “Lo scrutinio finale contenuto nel verbale del consiglio di classe è stato effettuato in violazione del decreto legge n. 62/2017, “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo”. Secondo la nuova normativa la promozione degli studenti è la regola mentre la bocciatura è l’eccezione, da motivare adeguatamente. Cosa che non è avvenuta nel caso di specie. L’alunno, quindi, avrebbe dovuto essere promosso dal momento che il legislatore ha ritenuto più educativa la promozione rispetto alla bocciatura”. E la Sesta Sezione del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha accolto il ricorso “sospendendo l'esecutività della sentenza (del Tar, ndr) impugnata e disponendo l’ammissione del minore alla classe successiva. Le spese della presente fase cautelare di appello sono compensate”.


IL PADRE DEL MINORE: “LA SCUOLA DEVE AIUTARE I BAMBINI IN DIFFICOLTA' PRIMA DI BOCCIARLI


Mio figlio non era molto bravo ma la legge va rispettata: prima di bocciare un ragazzino vanno effettuati i corsi di recupero e vanno avvisati i genitori. Cosa che non è avvenuta”. Lo ha detto il padre dell'alunno bocciato in prima media ma ammesso alla seconda classe dal Consiglio di Stato. “Alle riunioni – ha spiegato il nostro interlocutore - sono andato ed è vero che qualche professore mi aveva detto che il mio ragazzo non andava bene ma altri mi avevano detto il contrario. Al primo quadrimestre aveva una serie di 5, un 4 ma anche dei 6 ed un 7. Non pensavo alla bocciatura. Per noi è stato un colpo perchè non eravamo stati avvisati. I professori debbono aiutare i bambini in difficoltà. Ci sono tante strategie da adottare prima della bocciatura”. Dopo la sentenza il bambino cambierà scuola? Il padre: “No, andrà nello stesso istituto. Io con la scuola voglio avere un bel rapporto”.

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