EROSIONE A TERZO MADONNA |
QUEL CHE RESTA DELLA SPIAGGIA DI TERZO MADONNA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 8.12.18
SCANZANO JONICO –
Si è aggravato, a causa delle fortissime mareggiate dei giorni
scorsi, il già grave fenomeno dell'erosione della costa al lido di
Terzo Madonna, a circa 800 metri alla sinistra della foce del fiume
Agri. Intanto, almeno a sentire il sindaco Raffaello Ripoli
(Movimento civico scanzanese), pare sia in corso un conflitto
istituzionale in sede romana per i visti da apporre alla lista degli
interventi contro il dissesto idrogeologico stilata dalla Regione
Basilicata. Ma andiamo con ordine. Il nostro ultimo sopralluogo sulla
spiaggia che non esiste più ha dimostrato che altri metri di strada
asfaltata e del parcheggio centrale del litorale una volta attrezzato
sono stati inghiottiti dai marosi. Così, gran parte della base su
cui poggia nella stagione estiva le sue attività lo stabilimento
balneare “Ciringuito del sol”. Ha resistito, invece, la parte di
arenile protetta dalla barriera con i grossi massi di arenaria qui
posizionati alcuni anni fa. Dopo l'abbandono, intanto, la Regione,
aveva stanziato 7,5 milioni di euro per affrontare il problema con la
realizzazione delle barriere soffolte, un intervento che sembra aver
dato buoni risultati a Metaponto. Ma di quel finanziamento non si è
saputo più nulla. Così, siamo stati in municipio a parlarne con il
primo cittadino Ripoli che, così, ci ha spiegato la situazione:
“Siamo ancora in attesa del decreto ministeriale. C'è una sorta di
blocco a Roma. Noi siamo entrati nel finanziamento contro il dissesto
idrogeologico del territorio. La Regione ha stilato il suo programma
di priorità e lo ha inviato al ministero dell'Ambiente. Ma la
competenza in materia, nel frattempo, era passata ad un altro
dicastero. Il ministro Sergio Costa, da me incontrato personalmente
nel corso della sua visita a Pisticci del 7 agosto scorso, però, si
impegnò affermando che c'era in discussione in Parlamento il ritorno
delle competenze al suo ministero. Da allora, però, più niente.
Siamo inchiodati, purtroppo, alla tempistica burocratica italiana”.
Di conseguenza, anche per la prossima estate sarà difficile
intervenire? “Si. Teniamo presente che dopo il nulla osta di Roma
serviranno la progettazione esecutiva, l'appalto, l'inizio lavori”.
Conclusione del colloquio con la domanda clou: si riusciranno a
realizzare le barriere soffolte nel corso degli altri 2 anni e mezzo
di legislatura? Ripoli: “Me lo auguro vivamente”.
QUANDO
L'ALLORA ASSESSORE REGIONALE BENEDETTO, NEL SETTEMBRE 2017, AFFERMO':
“ENTRO LA PROSSIMA ESTATE LE BARRIERE SOFFOLTE ANTI EROSIONE”
SCANZANO JONICO –
Il 16 settembre 2017 l'allora assessore regionale alle
infrastrutture, Nicola Benedetto, effettuò un sopralluogo sulla
spiaggia distrutta dall'erosione, quella di Terzo Madonna. E, alla
presenza degli amministratori locali, disse: “La situazione è
gravissima. Dobbiamo con urgenza rendere esecutivo il progetto delle
barriere soffolte. Ci sono 7,5 milioni di euro da spendere. Dobbiamo
farlo subito per proteggere non solo il turismo ma anche
l'agricoltura”. Incalzammo: entro l'estate prossima il progetto
potrà essere realizzato? “Certo. Agiremo velocemente”. Parola di
assessore regionale? “Parola di uomo”. Assicurazioni che fecero
piacere a chi ascoltava l'autorevole esponente della Giunta Pittella.
Dopo alcuni mesi, però, Benedetto si dimise. E, in barba alla
cosiddetta continuità amministrativa, le cose, a Terzo Madonna, sono
di molto più gravi che non nel settembre 2017.
Nessun commento:
Posta un commento