mercoledì 30 gennaio 2019

POLICORO. CRISI POLITICA. SPERANZE AL LUMICINO PER MASCIA. SALTATO L'INCONTRO DI LUNEDÌ SERA TRA MASCIA E FUTURO COMUNE. E IERI DIMISSIONI DELLA VICESINDACA CELSI (PD)

DA SX: MARRESE, TRIFOGLIO, CELSI, MASCIA E DI COSOLA NELLA GIUNTA DEL GIUGNO 2017
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.1.19
POLICORO - Speranze al lumicino per la risoluzione, entro il 4 febbraio, della crisi politica. Lunedì è saltato l'incontro tra il sindaco Enrico Mascia (centrosinistra) e Futuro Comune. Il gruppo, cioè, facente capo all'ex vicesindaco Gianluca Marrese e che, forte di tre consiglieri, avrebbe dovuto corroborare i sette rimasti fedeli al primo cittadino. Ieri, poi, altro colpo di scena: le dimissioni della vicesindaca Valentina Celsi (Pd). Ma partiamo dall'invito rigettato, con una lettera allo stesso Mascia ed al presidente del Consiglio, Domenico Ranù, da parte di Futuro Comune. “Alla luce dei problemi interni al Pd ed a Dem e Più Policoro – ha detto alla Gazzetta la portavoce Maria Teresa Prestera – abbiamo ritenuto che l'incontro non fosse opportuno. Noi non vogliamo risolvere i problemi degli altri. Il sindaco doveva farsi promotore di un progetto di rilancio dell'attività amministrativa ma se ha difficoltà con chi già lo sostiene cosa può fare? Ha poco tempo ma mantenga saldi i sette consiglieri che ha e faccia un'offerta utile per Policoro”. Che speranze, allora, ha Mascia di farcela? Prestera: “E' chiaro che più problemi escono e più le sue possibilità si riducono”. Ed eccoci alle dimissioni di Celsi: “Ritengo mio dovere mettere a disposizione del sindaco tutti i dovuti strumenti affinchè possa lavorare a ricostruire una base consiliare forte e coesa. Lo ritengo un mio dovere morale sia nella mia veste di vicesindaco sia come persona investita del più ampio consenso elettorale tra tutte le donne candidate. Lo ritengo un dovere politico come rappresentate in Giunta di quel partito, il Pd, che ha svolto, fino ad oggi, un importante ruolo di garanzia a difesa del primo cittadino e dell’amministrazione. Pertanto ho deciso di rimettere tutte le mie deleghe nelle mani di Mascia alleggerendo lui e il tavolo politico da inutili e deleterie brame di posizionamento che non mi sono mai appartenute e che, in questa fase, risultano più che mai inopportune”. Come finirà?

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