mercoledì 20 febbraio 2019

NUCLEARE. IL MINISTRO COSTA (M5S): “DEPOSITO NAZIONALE DELLE SCORIE. A BREVE LA PUBBLICAZIONE DELLA CARTA DEI SITI IDONEI”

ITREC. LA PISCINA CON LE 64 BARRE RADIOTTIVE DI ELK RIVER
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.2.19

ROTONDELLA“La carta dei siti potenzialmente idonei (Cnapi) ad ospitare il deposito nazionale unico delle scorie nucleari italiane sarà pubblicata a breve”. E' quanto ha assicurato il ministro dell’ambiente, Sergio Costa (M5s), nei giorni scorsi, riaprendo il dibattito su un documento atteso ormai da anni dopo che è stato elaborato dalla società incaricata dai precedenti Governi, la Sogin spa. La stessa società che ha il compito di mettere in sicurezza i siti ex nucleari come l'Itrec della Trisaia. Il Deposito, infatti, servirà proprio a stoccare i rifiuti atomici derivanti dallo smantellamento di impianti dismessi come quello lucano. La “Carta” è molto attesa nel Metapontino ed in Basilicata. Tutti ricordano che il primo ed unico tentativo, fallito, di realizzare il cimitero atomico in Italia fu tentato dall'allora Governo Berlusconi terzo il 13 novembre 2003 quando il Consiglio dei ministri decretò l'ubicazione della struttura nei depositi di salgemma di Terzo Cavone di Scanzano Jonico, a 500 metri dal mare Jonio. Un “pericolo” che oggi dovrebbe essere scongiurato stanti i criteri definiti dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per la scelta del sito per il deposito unico. Ma torniamo alla promessa di Costa. La Cnapi è già stata elaborata dalla Sogin spa ed è alla fase di approvazione da parte dai ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico, guidato dal vice premier Luigi Di Maio (M5s). Poi, potrà essere resa pubblica. Il ministero dell’ambiente, a quanto è venuto fuori, ha affidato l’esame del documento alla stessa Ispra ed all'Ispettorato per la sicurezza nucleare (Isin). Ed Ispra ha comunicato che è in corso un aggiornamento della carta sismica. Una verifica, cioè, di importanza notevolissima per la potenziale ubicazione della struttura in questione. Per Costa, dunque, la “Carta” è prossima ad essere pubblicata poiché Ispra ed Isin stanno elaborando le loro valutazioni. Sarà effettivamente così? Troppe volte si è assistito negli anni scorsi ad annunci similari da parte dei ministri competenti. Salvo, poi, a registrare i ritardi che hanno portato alla situazione attuale. La pubblicazione della Cnapi, infatti, riguarderà, a quanto sinora è trapelato, tutte le regioni. In ognuna di essi dovrebbero esservi siti idonei. E, si sa, al momento, nessuno vuole nel suo “giardino” le scorie radioattive del Belpaese.


LA BASILICATA E LA LA CNAPI

ROTONDELLA – La Basilicata è interessata alla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il Deposito unico delle scorie radioattive d'Italia. Alla Trisaia, infatti, vi è l'impianto dismesso Itrec, da mettere in sicurezza con la produzione di rifiuti atomici. Dove finiranno? I ministri interessati hanno sempre dichiarato che siti idonei vi sono in tutte le regioni. E la Gazzetta pubblicò, il 24 settembre 2010, una lista con Matera, Montescaglioso, Montalbano Jonico, Banzi, Palazzo San Gervasio, e Genzano di Lucania, ritenuti, all'epoca, idonei. Il nostro giornale la riportò con il beneficio di inventario stante il segreto sulla mappa con 52 località del Belpaese che la Sogin aveva allora redatto.

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