martedì 26 marzo 2019

NUCLEARE. DALLA CARTA DEI SITI DEL CIMITERO ATOMICO IL GOVERNO TAGLIA LE AREE SISMICHE 2

ROTONDELLA. CAPANNONE DI STOCCAGGIO ALL'ITREC

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.3.19


ROTONDELLA – Deposito unico nazionale delle scorie radioattive. Si restringono le aree considerate come possibili localizzazioni. Il sottosegretario al ministero dello sviluppo economico Davide Crippa (M5s) ha reso noto che verranno escluse dalla Cnapi (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) le zone d'Italia classificate come sismiche 2 in cui sono possibili forti terremoti. La “Carta” è attesa da anni ma per un motivo o per l'altro, spesso di natura “elettorale” presupponendo ricadute negative dalla pubblicazione di un centinaio di località interessate, non ha visto la luce. E la Basilicata è interessata ad essa non solo per essere stata l'unica regione del Belpaese sinora coinvolta nelle scelte del Governo nazionale, novembre 2003, per l'ubicazione, nei depositi di salgemma di Terzo Cavone di Scanzano Jonico, del cimitero atomico ma anche perchè in un vecchio studio della Sogin, la spa incaricata della redazione e della pubblicazione dello strumento di pianificazione, vi erano anche siti sparsi sul territorio lucano. Alla Trisaia di Rotondella, poi, vi è l'impianto dismesso Itrec, da mettere in sicurezza con la produzione di rifiuti atomici. Rifiuti che finiranno proprio nel Deposito unico, quando esso ci sarà. Ma ecco l'esponente pentastellato: “Nell'ottobre 2018 il Mise ha richiesto all’Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) di indicare la specifica classe sismica associata alle aree ritenute idonee nell’ultima proposta di Cnapi. Dopo aver visionato l’elenco, il Ministero, nello scorso febbraio, ha chiesto di apportare modifiche alla “Carta”, escludendo preventivamente le aree classificate in zona sismica 2. E L'Ispettorato ha risposto accordando la finalità di prevenzione della richiesta ed affermando che non sussistono motivi per non procedere con la modifica. L’Isin ha sottolineato che gli aggiornamenti saranno predisposti dalla Sogin sulla base di caratteristiche tecnico e socio-ambientali delle aree interessate e tenendo conto dei criteri indicati dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea)”. Così, le conclusioni di Crippa: “Siamo sulla strada giusta per uscire dallo stallo sulla scelta del Deposito nucleare. Reputo un segnale positivo la risposta dell’Isin alla nostra richiesta di procedere all’esclusione delle aree in zona sismica 2 in modo di restringere la platea dei siti idonei".



ITREC. I LAVORI RIPRENDONO MA I CINQUE LAVORATORI STABILIZZATI CESSATI SONO A CASA. UILTEC: “IMPRODUTTIVO L'INCONTRO CON SOGIN E NUCLECO”

ROTONDELLA - Giuseppe Martino e Giovanni Trentadue, della segreteria regionale della Uiltec, hanno ritenuto “improduttivo” l'incontro svoltosi nella sede della Regione, a Policoro, presente l'assessore regionale Roberto Cifarelli, tra sindacati ed esponenti della Sogin, la società in caricata dal Governo di mettere in sicurezza il sito atomico dismesso Itrec, e del suo “braccio operativo” Nucleco. “Rispetto ai proclami delle due società – hanno piegato i sindacalisti – che hanno dichiarato prossima la ripresa delle attività non è stato fatto altrettanto per gli impegni assunti al Ministero dello sviluppo economico il 6 novembre 2018. Impegni che prevedevano la stabilizzazione di 5 lavoratori specialisti, cessati. Sogin e Nucleco abbiano fatto un passo indietro evidenziando un pregiudizio verso l'Itrec e manifestando un controsenso rispetto alla ripresa delle attività. Al prossimo incontro di fine di maggio non accetteremo altra soluzione se non la stabilizzazione delle unità lavorative coinvolte”.

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