IL SINDACO TATARANNO CON SALVINI |
POLICORO - “Il ministro dell'interno, Matteo Salvini, mi ha assicurato tutto il suo impegno per la risoluzione della vicenda della Felandina, l'area industriale nei cui capannoni vivono in condizioni disumane centinaia di migranti. La stessa in cui nei giorni scorsi una bracciante nigeriana (Petty Stone, ndr) è morta poiché coinvolta in un incendio scoppiato nella tendopoli”. Lo ha detto il sindaco di Bernalda, Raffaele Tataranno, dopo l'incontro chiesto ed ottenuto ieri sulla spiaggia del centro jonico con il titolare del Viminale impegnato nel suo Beach tour tra i lidi italiani. Al sindaco ed agli amministratori di Bernalda hanno dato sostegno nelle loro rivendicazioni anche i primi cittadini di Pisticci, Viviana Verri, e di Policoro, Enrico Mascia. “Abbiamo atteso quattro ore – ha detto Tataranno – ma alla fine abbiamo parlato consegnando al ministro le nostre lettere con la richiesta di intervento soprattutto nel post-sgombero. Sgombero che avverrà a giorni. Il Viminale, infatti, deve garantire l'allocazione dei migranti in centri di accoglienza dove le condizioni di vita siano decorose e degne degli esseri umani. Altrimenti torneremmo al punto di partenza ed avremmo solo spostato in avanti il problema. Noi, infatti, siamo già al quarto allontanamento di lavoratori extracomunitari da capannoni industriali dismessi. Salvini si è impegnato in tal senso”. Ma che fine farà l'area della Felandina? “Abbiamo chiesto – ha risposto il sindaco di Bernalda - al ministro per il Sud, Barbara Lezzi, di inserirla nella Zes (Zona economica speciale) Jonica ai fini del suo rilancio produttivo. Intanto, però, il demanio ha assicurato che appena saranno sgomberati da uomini e cose tutti gli ingressi dei capannoni saranno murati per impedirvi l'accesso di nuovi occupanti”.
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