sabato 21 marzo 2020

EMERGENZA COVID-19, LETTERA DEL GOVERNATORE BARDI AL PREMIER CONTE ED AL MINISTRO LAMORGESE

VITO BARDI
SERVONO MISURE DOPO LA CHIUSURA DI ULTERIORI ATTIVITÀ PRODUTTIVE IN LOMBARDIA. NO ALL'ONDATA DI RITORNO DEI LAVORATORI DA NOI”. E RIVOLTO AI LUCANI CHE SONO AL NORD: “VI PREGO, RIMANETE LÌ”
  

punti 21/03/2020
ore 22:18 punti
AGR
AGR. Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha scritto la seguente lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese:

“Signor Presidente del Consiglio, signor Ministro,
è di pochi minuti fa la notizia che il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha chiuso per motivi precauzionali ulteriori attività produttive.

Questa è una scelta che mi sento di condividere, ma Le devo dire con franchezza che questo tipo di ordinanza pone dei serissimi problemi al precario equilibrio che da tempo abbiamo messo in campo per combattere questo terribile virus.

Il mio appello va innanzitutto alle autorità di governo.

Si prendano tutte le misure per impedire che una possibile e probabile ondata di lavoratori provenienti dalla Lombardia venga senza nessun controllo nelle nostre città.

Questo provocherebbe un probabile allargamento del virus nelle nostre popolazioni.

Il secondo appello che mi sento di fare ai lucani che per motivi di lavoro sono in Lombardia: vi prego, se avete a cuore la vostra salute e quella dei vostri cari, di rimanere dove siete e di non tornare qui.

Allo stato non vi sono altre alternative.

Nel frattempo chiederò ai Prefetti di Potenza e Matera di attuare tutte le procedure previste dalla legge per il riconoscimento di quanti provengono da queste zone.

Vito Bardi”.

1 commento:

  1. Prima le Università, ora chiuse anche le Fabbriche.
    Non ci ho dormito!
    Direste ai vostri figli o genitori: restate al nord, anche se soli;
    se vi ammalerete, la protezione civile vi porterà da mangiare;
    se vi aggraverete e non ci sono posti in terapia intensiva, forse morirete;
    se morirete ci vedremo direttamente nell’al di là;
    Penso di no.
    Direi a queste persone che non conosco:
    ce la faremo;
    scendete e mettetevi in quarantena, anche se non contagiati;
    vi raccomando di essere scrupolosi nell’osservare rigidamente le regole e le indicazioni delle autorità sanitarie, a cui segnalerete preventivamente il vostro arrivo; fate di tutto per non contagiarvi, il reciproco amore tra voi familiari vi aiuterà ad essere scrupolosi;
    se vi e ci contagerete , non ve ne fate una colpa;
    Se vi/ci ammaleremo, avrete/avremo chi si prenderà cura di noi;
    se qualcuno si aggraverà, i posti di terapia intensiva saranno al momento disponibili e quasi tutti riusciremo a salvarci;
    se qualcuno non dovesse trovar posto e morirà perché il nostro sistema sanitario non ha potuto curarlo, non daremo la colpa a voi,
    ma ai grandi evasori fiscali che hanno impoverito il nostro welfare, accumulando ingenti capitali, frutto d’illeciti guadagni, nei paradisi fiscali.
    Ma anche no. Diremo che è arrivata la nostra ora.

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