mercoledì 11 marzo 2020

POLICORO. STOP AGLI SCIACALLI DEL CORONAVIRUS

FOTO POLIZIADISTATO.IT







INTERVENGANO LE FORZE DELL'ORDINE. PRENDANO QUESTO POST COME NOTIZIA CRIMINIS. INTOLLERABILE CHE CI SIA CHI SPECULA SU UNA EMERGENZA NAZIONALE


POLICORO - Sciacalli. Autentici sciacalli. Scusatemi ma non riesco a trovare un altro termine per definire quanti, in questi giorni di autentica emergenza nazionale, speculano e diffondono notizie false su presunti contagiati da Coronavirus. E non per dare solidarietà. Il contrario. Per attaccarli vergognosamente con i loro familiari alla stregua di untori. Qualche giorno fa mi arrivò su Whatsapp un messaggio come se fosse dell'Ansa (la primaria agenzia di stampa italiana), con la foto della vetrina di un negozio del locale centro commerciale e la notizia di una dipendente contagiata. Notizia chiaramente falsa. Bastava andare sul sito Ansa Basilicata per verificare che non c'era alcuna news simile. Poi, arrivò la precisazione di titolare e dipendenti di quella attività con la promessa di denuncia del fatto alle forze dell'ordine. Ieri, ancora, altri due messaggi, uno scritto, l'altro vocale. In quello scritto si invitava la gente a non andare in un precisato esercizio pubblico. Il proprietario avrebbe fatto il tampone per il Covid-19 ed aspettava il risultato. In quello vocale, dopo la certezza della positività, parole offensive al massimo soprattutto per il figlio del commerciante, sceso dal Nord a contagiare la sua stessa famiglia. Troppo per star zitti. Chi fa la professione giornalistica sa che, oltre alla sua firma, sulle notizie che pubblica deve metterci la sua faccia. Non colpire di nascosto, con la calunnia, in modo anonimo, con le fake news che, di post in post, da messaggio a messaggio, diventano “verità”. Allora? Allora bisogna dire “Stop” agli sciacalli del Coronavirus. Le forze dell'ordine, anche in mancanza delle denunce da parte degli interessati, possono prendere questo mio scritto come “notizia criminis” ed aprire un'inchiesta. I colpevoli vanno puniti. Come per legge. Chi si nasconde dietro il web per colpire i suoi avversari deve pagare. Soprattutto in questo momento così grave per il nostro Paese.

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