LA CAMPAGNA DELLA FIMMG DI BARI "MEDICI NON EROI" |
STOP ALLA STRAGE DI MEDICI ED INFERMIERI. L'APPELLO DELLA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DIRIGENTI OSPEDALIERI INTERNISTI È STATO FIRMATO DA OLTRE 20 SOCIETA' SCIENTIFICHE. ED IN BASILICATA TEST RAPIDI AL PERSONALE DEL SAN CARLO
Tamponi e analisi sierologiche per tutti gli operatori sanitari esposti a rischio Covid allo scopo di tutelare i lavoratori, i pazienti e anche per poter analizzare l’andamento dell’epidemia su uno specifico ambito di popolazione. È questo l’appello che la Fadoi (Federazione delle associazioni dirigenti ospedalieri internisti), in prima fila nei reparti Covid degli ospedali, ha rivolto nei giorni scorsi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte; al Ministro della Salute, Roberto Speranza; e al Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini. Inoltre l’appello è stato rivolto anche a tutte le Società scientifiche affinchè sottoscrivessero la richiesta. Sono state già oltre venti a controfirmare il testo Fadoi. Il numero degli operatori sanitari contagiati dal virus SARS-Cov-2, infatti, cresce ogni giorno tanto che l'Istituto superiore di sanità ha registrato oltre 6.400 casi e la Fnomceo ha segnalato tra il personale medico ben 50 decessi.“Occorre fare presto – ha sottolineato Dario Manfellotto, presidente nazionale della Fadoi – servono subito protezioni adeguate per tutti e bisogna immediatamente iniziare a fare tamponi insieme ai test sierologici anticorpali per poter studiare al meglio il personale sanitario, oltre che per tutelarlo e proteggere i pazienti. Così si può creare un grande laboratorio vivente per conoscere qual è l’evoluzione dell'infezione virale e lo stato della risposta immunitaria”. Su questo fronte, intanto, qualcosa si muove in Basilicata. Così una nota dell'agenzia Ansa di ieri: “Da domani tutto il personale dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza sarà sottoposto al test rapido per il rilevamento degli antigeni del covid-19. Lo ha annunciato la stessa azienda ospedaliera precisando che si tratta di un test di ultima generazione: cerca gli antigeni e non gli anticorpi e il risultato sarà noto in un tempo compreso tra dieci e 15 minuti. Se il risultato fosse positivo, si cercherà un immediato riscontro attraverso il tampone tradizionale". Si continuerà, poi, con il personale di tutti gli altri ospedali e con gli altri operatori sanitari attivi sul territorio?
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