sabato 16 maggio 2020

MONTALBANO JONICO. MOBILITAZIONE PER LA CRISI IDRICA

TRATTORI PRESTO IN PIAZZA PER LA CRISI IDRICA NONOSTANTE IL COVID-19?
CONSIGLIO COMUNALE AUTOCONVOCATO. L'ACCUSA: “ENTE IRRIGAZIONE INADEMPIENTE. VENGANO QUI IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VITO BARDI; L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA, FRANCESCO FANELLI; E I COMMISSARI DELL’ENTE IRRIGAZIONE DI PUGLIA, BASILICATA E IRPINIA E DEL CONSORZIO DI BONIFICA PER UNA RISOLUZIONE INCISIVA DEL PROBLEMA”

IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO STAMPA INVIATO DAL CONSIGLIERE COMUNALE ENZO DEVINCENZIS

CONSIGLIO COMUNALE AUTOCONVOCATO

A comunicarlo sono i consiglieri comunali Devincenzis, Giordano e Maffia, che questa mattina hanno provveduto ad inoltrare esplicita richiesta al Presidente del Consiglio comunale, Franco Gioia e al sindaco, Piero Marrese. È stata convocata in accordo, per sabato 16 maggio, apposita commissione consiliare preliminare al consiglio comunale che si terrà verosimilmente nella giornata di lunedì 18 maggio, data la gravità dell’emergenza idrica nelle campagne montalbanesi e metapontine.
Il Consiglio Comunale intende invitare a Montalbano il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Fanelli e i commissari dell’Ente Irrigazione di Puglia, Basilicata e Irpinia e del Consorzio di
Bonifica per una risoluzione incisiva del problema.
A tal fine il Consiglio Comunale intende rimanere aperto
ad interim in attesa dell’incontro.
Sono note da lungo tempo, infatti, le inadempienze dell’Ente Irrigazione per le mancate riparazioni della guaina bituminosa della Diga di Monte Cotugno e della Paratia di Fondo della Diga del Pertusillo. A Monte Cotugno, a causa di tali inadempienze, è stata addirittura dimezzata la capacità di invasamento, con un
passaggio da 480 milioni a 240 milioni di metri cubi di acqua, dimezzamento che riduce la Basilicata, fornitrice di acqua, a regione con perenne emergenza idrica.
L’Ente Irrigazione, con sede a Bari, rimane peraltro a servizio prevalente della Regione Puglia e dell’Acquedotto Pugliese. Non può certamente ignorare la condizione emergenziale delle terre lucane e deve farsene carico, riducendo le portate per la regione Puglia e fornendo il quantitativo necessario a non far perire le aziende agricole metapontine e lucane.

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