martedì 12 maggio 2020

PANDEMIA. IL CORONAVIRUS È ANCORA FRA NOI


IL CASO DI QUEI PAZIENTI NON GUARITI NEANCHE DOPO UN MESE E MEZZO DI QUARANTENA. SOGGETTI ASINTOMATICI PER IL COVID-19. A FRONTE DI TAMPONI LA PRIMA VOLTA NEGATIVI, LA SECONDA POSITIVI, POI ANCORA NEGATIVI E, INFINE, DI NUOVO POSITIVI. UNO STILLICIDIO. CON GRAVI RIPERCUSSIONI PSICOLOGICHE. GUAI, ALLORA, AD ABBASSARE LA GUARDIA NELLA FASE DUE. ALTRIMENTI...

Il Coronavirus è ancora fra noi. Non solo in maniera teorica ma anche reale. Il “maledetto” circola ancora nonostante ci siano giornate su scala regionale a zero casi. Risultano pazienti asintomatici, infatti, per il Covid-19 che non sono riusciti a negativizzarsi dopo, addirittura, 1 mese e mezzo di quarantena. Con tamponi ripetuti più volte, la prima negativa, la seconda positiva, la terza negativa, la quarta positiva. Uno stillicidio. Con grosse ripercussioni psicologiche per lo stesso soggetto e per i familiari. E ciò a fronte, per fortuna, di guarigioni. I casi precedenti, però, testimoniano della “caparbietà” del Coronavirus. Il “maledetto” non vuole mollare la presa. Ecco perchè è importantissimo mantenere, soprattutto nella fase due, le misure di sicurezza: lavarsi spesso le mani, mascherina chirurgica o di comunità, guanti, distanziamento interpersonale, evitare abbracci, mai portare la mani alla bocca od al naso od agli occhi. Dobbiamo sapere che del virus conosciamo abbastanza poco. La ricerca internazionale è impegnata. Ma quei pazienti ancora positivi dopo 45 giorni sono lì a dirci: sarà dura. Non dimentichiamolo.

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