mercoledì 8 luglio 2020

BASILICATA. ANARCHIA NELL'ACCESSO NEGLI STUDI MEDICI SUL TERRITORIO



MEDICI DI FAMIGLIA E PEDIATRI DI LIBERA SCELTA FANNO QUELLO CHE VOGLIONO IN ASSENZA DI DISPOSIZIONI DELLA REGIONE. EPPURE È ANCHE NEI LORO AMBULATORI CHE PUÒ DIFFONDERSI FACILMENTE IL COVID-19. SERVE DISCIPLINARE L'ACCESSO A BAR E NEGOZI, AD ESEMPIO, E NON NEI LUOGHI DOVE SI RECANO MALATI? MOLTE REGIONI, COME LA PUGLIA, HANNO DELIBERATO. IN LOMBARDIA GLI ISPETTORI DELLE AGENZIE TERRITORIALI DELLA SALUTE HANNO MULTATO UN MEDICO DI FAMIGLIA CHE NON AVEVA LA PORTA CHIUSA, NÉ IL CITOFONO MENTRE IN SALA DI ATTESA VI ERA UNA PERSONA SENZA APPUNTAMENTO E CHE NON AVEVA MISURATO LA TEMPERATTURA, COME DISPOSTO IN QUELLA REALTÀ TERRITORIALE. E IN BASILICATA? IL GOVERNATORE VITO BARDI, IN MERITO, NON SI È SENTITO AFFATTO. COSÌ, HA TACIUTO SULL'ARGOMENTO ANCHE L'ASSESSORE ALLA SALUTE, IL PEDIATRA DI BASE ROCCO LEONE. E L'ANARCHIA CONTINUA SOVRANA


Strana regione la Basilicata. Prendiamo la fase tre della pandemia da Covid- 19. Si è decretato come si accede, ad esempio, in bar o spiagge libere ma non negli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, della Continuità assistenziale. A differenza di altre Regioni. Citiamo per tutte la vicina Puglia che ha diramato precise disposizioni, il 22 maggio scorso, a firma, del Direttore di dipartimento, Vito Montanaro, e del presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano. Il motivo dell'intervento regionale è chiaro: se dobbiamo disporre come si entra nei bar è altrettanto importante disporre come si entra in un luogo dove si recano malati, come, appunto, gli studi medici sul territorio. E ciò a protezione dei medici stessi, dei loro dipendenti (per chi li ha) e degli assistiti. Ma, qualcuno potrà obiettare: il compito di decidere sulla questione è del presidente Vito Bardi, come il suo alter ego pugliese Emiliano, o dell'assessore regionale alla salute, Rocco Leone? Assessore, oltretutto, che è un pediatra di libera scelta e che, quindi, dovrebbe decidere su come organizzare il suo lavoro, quello dei suoi colleghi, dei generalisti e di quanti lavorano nelle guardie mediche. Ma da Bardi e Leone su questo argomento solo il silenzio. Argomento che riguarda tutti i lucani che hanno il diritto di avere un quadro preciso di riferimento e non il caos vigente in Basilicata. Quando va bene i professionisti interessati hanno adottato le linee stabilite dai sindacati di categoria più rappresentativi, come la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e la Fimp (Federazione italiana medici pediatri).
 
L'ACCESSO NEGLI STUDI DEI MEDICI DI FAMIGLIA SECONDO IL SINDACATO FIMMG E LA SOCIETA' SCIENTIFICA SIMG

 Così, ci sono medici e pediatri del territorio che ricevono per appuntamento ed altri per libero accesso facendo assembrare i pazienti, quando va bene, non nelle sale di attesa ma davanti alle porte di ingresso. Alcuni, poi, danno un appuntamento preciso, gestendo la propria agenda, altri che invece, genericamente, danno indicazione solo sul giorno ma non sull'ora. Con conseguente corsa a chi arriva prima per entrare prima. Di più. Ci sono medici di famiglia e pediatri di libera scelta che hanno messo degli avvisi sull'esistenza in Italia della circolazione del Covid-19 e sui comportamenti da tenere nell'accesso in studio. Risulta allo scrivente che ve ne sono altri per cui, a guardare gli annunci attaccati alle vetrine di ingresso, la parola Coronavirus non esiste affatto. Sparita dal vocabolario. 
LE PRECAUZIONI PER L'ACCESSO NELLO STUDIO DEL SINDACATO DEI PEDIATRI DEL TERRITORIO

Intanto, in Lombardia, notizia del 6 luglio diffusa dal sito Quotidianosanità.it, un medico di medicina generale è stato multato dagli ispettori dell'Agenzia territoriale della salute (le Asl di quella Regione) perchè non aveva la porta chiusa, né il citofono allo studio ed in sala di attesa vi era una persona senza appuntamento che non aveva misurato neanche la temperatura. Insomma, quel professionista non rispettava le disposizioni impartite dalle fonti istituzionali. Ed in Basilicata quali sono queste disposizioni a protezione di medici, dipendenti, assistiti? Nessuno lo sa. Nessuno le conosce. Anarchia totale. Cosa potrebbe accadere in autunno?

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