L'INCREMENTO, DA 3150 METRI
CUBI A 3215, RELATIVO ALL'ANNO 2018, È CONSIDERATO FISIOLOGICO E LIMITATO ED E' LEGATO ALLE ATTIVITÀ DI
BONIFICA DEL SITO. IL DATO È CONTENUTO NEL RAPPORTO DELL'ISIN (ISPETTORATO NAZIONALE PER
LA SICUREZZA NUCLEARE E LA RADIOPROTEZIONE) SUGLI INDICATORI PER LE
ATTIVITÀ NUCLEARI E LA RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE, EDIZIONE 2020.
NEL VOLUMINOSO DOSSIER (126 PAGINE) VI SONO ANCHE DUE TABELLE RELATIVE
ALLA QUANTITÀ DI RADIOATTIVITÀ SCARICATA DALL'IMPIANTO ITREC NEGLI
EFFLUENTI LIQUIDI ED AERIFORMI ED UNA CON IL CONFRONTO TRA I VALORI
MASSIMI MISURATI ED I LIMITI DI RILEVABILITÀ.
IL COMUNICATO ANSA
NUCLEARE: ISIN, PRODOTTI
NUOVI RIFIUTI RADIOATTIVI
NEL 2018 PER LE ATTIVITÀ
DI BONIFICA E DI SMANTELLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 30 LUG -
Sono stati "prodotti nuovi rifiuti radioattivi, nel corso del
2018, in particolare a seguito di attività di bonifica", per
esempio nella Centrale del Garigliano e all'impianto Itrec, e di
"smantellamento", per esempio gli impianti "Plutonio e
Eurex, Ccr Ispra, Centrale del Garigliano", ed "effettuate
operazioni di trattamento di quelli esistenti, con conseguente
riduzione dei volumi". Questo uno dei risultati contenuti nel
rapporto dell'Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e
la radioprotezione) sugli indicatori per le attività nucleari e la
radioattività ambientale, nell'edizione 2020. Secondo il rapporto
"aumentano fisiologicamente, infatti, ma comunque in maniera
limitata, i rifiuti radioattivi in Piemonte (da 5101 metri cubi nel
2017 a 5506 metri cubi nel 2018), Lombardia (da 5875 metri cubi a
6060), Lazio (da 9241 metri cubi a 9311), Campania (da 2913 metri
cubi a 2965) e Basilicata (da 3150 metri cubi a 3215). In calo, al
contrario, quelli presenti in Emilia Romagna (da 3211 a 3000) e in
Puglia (da1007 a 849)"; nel primo caso per l'invio, "per
il loro trattamento, dei rifiuti radioattivi della Centrale di Caorso
in Slovacchia, da dove poi faranno ritorno; nel secondo caso, a
seguito delle attività di bonifica del deposito dell'ex Cemerad".
Obiettivo principale del rapporto - spiega l'Isin - è monitorare
l'esposizione della popolazione italiana alle radiazioni ionizzanti
derivanti dalle attività nucleari e dalla presenza di radioattività
nell'ambiente. (ANSA).
LA
SINTESI PER LA STAMPA DEL RAPPORTO ISIN SU ATTIVITA' NUCLEARI E
RADIOATTIVITA' AMBIENTALE
LE TRE TABELLE SULLA RADIOATTIVITÀ RILASCIATA DALL'IMPIANTO ITREC (ANNO 2018) NELL'ARIA E NEI LIQUIDI
PER
CHI VOLESSE STUDIARE L'INTERO RAPPORTO PUO' SCARICARLO DAL SITO ISIN
CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK:
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