ANNA CON DON PINO CAIAZZO, IN VESCOVADO, A MATERA |
LA RIPRESA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE DA PARTE
DELL'AIAS, L'INCONTRO CON L'ARCIVESCOVO DI MATERA PINO CAIAZZO, I
TIMORI PERCHE LA RIAPERTURA DELLA SCUOLA NON VALGA PER TUTTI I
BAMBINI COMPRESI QUELLI CON DISABILITÀ. SONO GIORNI DI SENTIMENTI
FORTI PER LA MAMMA CORAGGIO ANNA PADULA, DI SCANZANO JONICO. LA MADRE
DI LORENZO, 13 ANNI, AUTISTICO, SI STA BATTENDO COME UNA LEONESSA
PERCHÈ NELLA NOSTRA REGIONE CI SIA RISPETTO PER PERSONE COME SUO
FIGLIO. DAL 4 MAGGIO SCORSO, QUANDO PUBBLICAMMO LA NOSTRA PRIMA
VIDEOINTERVISTA CON LEI, NE È CORSA DI ACQUA SOTTO I PONTI. LE MAMME
CORAGGIO SONO DIVENTATE TANTE, SONO USCITE ALLO SCOPERTO. “MAI PIÙ
SOLE”, È IL LORO SLOGAN. E SI BATTONO CONTRO ISTITUZIONI SORDE,
RIMASTE IN SILENZIO, INERMI. TANTO CHE È PRONTA UNA DENUNCIA ALLA
MAGISTRATURA. LE MAMME CON FIGLI AUTISTICI PORTERANNO IN TRIBUNALE LA
REGIONE DI VITO BARDI E ROCCO LEONE, INADEMPIENTE
Ci vuole rispetto per le madri, i padri e le famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità. E tra queste quelle che si trovano a vivere, già proprio a vivere e non a convivere, con ragazzi e ragazzi, uomini e donne, con autismo. Rispetto significa la creazione di centri residenziale o semiresidenziali specializzati in una asssitenza particolare, la frequenza scolastica garantita tutti i giorni come per tutti i nostri figli e nipoti in età scolare, il sostegno e non risposte sprezzanti e conflittuali da parte delle istituzioni. Oggi vogliamo darvi una sorta di piccolo “assaggio” delle emozioni, delle gioie e dei dolori, che vive una della mamme coraggio della Basilicata, Anna Padula, di Scanzano Jonico, madre di Lorenza, 13 anni, autistico. Mamme che hanno ingaggiato una dura battaglia contro la Regione Basilicata. A breve partirà, dopo una diffida ad adampiere rimasta senza risposte, una denuncia. Vito Bardi e Rocco Leone, rispettivamente presidente e assessore alla salute, dovranno rispondere del perchè non attuano qui da noi quanto previsto dalle leggi nazionali sull'autismo.
MA ECCO IL “DIARIO DI VITA” DI ANNA
14 SETTEMBRE 2020
“È stata un emozione per me ma anche per Lorenzo rivedere la dottoressa Angela Monopoli del Centro Aias fare terapia a domicilio dopo 6 mesi di blocco. Che bella l'espressione di Lorenzo nel vederla. Voglio vederti sempre così figlio mio. Ecco perché mi sto battendo con tutta me stessa insieme ad altre mamme per un centro semiresidenziale con personale qualificato per questi ragazzi hanno bisogno di certezze!!!”
L'INCONTRO, DOPO SEI MESI, TRA LORENZO E LA SUA LOGOPEDISTA DELL'AIAS (DALLA PAGINA FACEBOOK DI ANNA PADULA) |
16 SETTEMBRE 2020
“Ci sono istituzioni importanti che hanno la capacità di ascoltare e che riescono a trovare il tempo di telefonare e ricevere le singole persone pur non essendo per forza un associazione. Lei Don Pino Caiazzo oggi ha avuto il tempo di ascoltare le parole di una madre che soffre perché vede un futuro incerto per il proprio figlio, ma questa sofferenza non la vivo soltanto io ma altre mamme lucane che combattono tutti i giorni con la parte brutta dell'autismo. Io la ringrazio da parte mia ma anche da parte di tutte le mamme perché é stato misericordioso e disponibilissimo a fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per aiutarci. A volte basterebbe anche solo ascoltare un grido di aiuto e di dolore che da maggio é stato ignorato!!! Che Dio benedica lei Don Pino Caiazzo e tutte le persone che restano se stesse nonostante la posizione di prestigio e si preoccupano per le persone più deboli. Questa è la sede del vescovo un posto magico”. Perchè anche il presidente Bardi e l'assessore Leone non hanno avuto la stessa disponibilità e sensibilità incontrando Anna e le altre mamme che pure si erano rivolte a loro con accorati appelli?
18 SETTEMBRE 2020
“Buongiorno dottor Filippo Mele, giovedì forse dobbiamo fare un altro video. Sono molto arrabbiata. Stamattina ho chiamato a scuola ed ho saputo che non è stato ancora nominato l'insegnante di sostegno di Lorenzo. Devo richiamare mercoledì per sapere se ci sono novità. La scuola inizia giovedì e senza insegnante di sostegno Lorenzo non potrà frequentare violando il suo diritto allo studio sancito dalla Costituzione. Per noi e per lui sarà un altro dramma dopo quello vissuto, sei mesi fa, con la sospensione delle attività scolastiche a causa del Coronavirus. Non possiamo più continuare, io e mio marito, e tutta la mia famiglia ad essere prigionieri. E come noi tutti gli altri padri e madri, sorelle e fratelli, che stanno vivendo la nostra stessa situazione”.
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