ROBERTO MARTI IN SENATO |
IL SENATORE ROBERTO MARTI, COMMISSARIO REGIONALE: “IL NOSTRO GRUPPO CONSILIARE È UNITO. I SOLDI DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE LEGALITÀ SI SPENDANO ALTROVE E NON IN UNA ZONA TURISTICA. APPOGGIARE LE ASPETTATIVE LOCALISTICHE DEL CONSIGLIERE CARIELLO? QUESTA È LA POLITICA DELLA LEGA NAZIONALE. SPENDEREMO TUTTO IL PESO POLITICO DI GRUPPO PIÙ NUMEROSO IN REGIONE PER FAR VALERE LE NOSTRE RAGIONI. E NON SI TRATTA DI UNA POSIZIONE STRUMENTALE IN VISTA DI UN IPOTETICO RIMPASTO DI GIUNTA”. L'INTERVISTA INTEGRALE AL SENATORE LEGHISTA È LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK
Senatore Roberto Marti, la Lega Basilicata marcia convinta verso il no secco alla ubicazione di un Centro di accoglienza per migranti nell'attuale cantiere della Città della pace per i bambini vittima dei conflitti di Terzo Cavone di Scanzano Jonico?
“Si, non si torna indietro”.
Il gruppo regionale è compatto?
“Dopo il nostro comunicato di ieri in cui abbiamo detto no agli immigrati a Scanzano Jonico ha avuto qualche altro documento contrario da parte di qualche nostro consigliere?”
No. Non ne ho avuti.
“Vuol dire allora che il Gruppo è compatto”.
Nel comunicato si parla di “(dis)accoglienza modello Felandina”. Nelle intenzioni di chi è favorevole al Centro accoglienza non dovrebbe essere così.
“Io sono convinto che ci possano essere tante idee diverse sulla questione. Dato, però, che noi siamo parte importante della coalizione che sostiene il governatore Vito Bardi dobbiamo dire la nostra come l'abbiamo detta in campagna elettorale. L'integrazione si può fare in tanti modi. Io sono il primo a volerla. Per la Lega nazionale significa fare stare bene i nostri cittadini ed anche chi deve essere accolto che, però, deve avere le carte in regola”.
Nel caso, appunto, si parla di immigrati regolari, che lavorano temporaneamente in agricoltura e che, pertanto, non possono avere un alloggio fisso.
“Ci sono diverse motivazioni per trovare situazioni differenti. Sul territorio noi abbiamo il consigliere regionale Pasquale Cariello che ha cognizione di dove un centro di accoglienza può essere fatto. Coi finanziamenti, poi, si possono fare errori. Noi abbiamo dato più volte alternative ed aspettiamo risposte”.
Cariello ha chiesto di dirottare i 2 milioni di euro già stanziati su immobili diroccati a Serramamarina di Bernalda, di proprietà di un ente subregionale, l'Alsia.
“Puo essere una opzione”
Nei giorni scorsi, però, il consigliere regionale Piergiorgio Quarto, ex presidente della Coltivatori diretti di Basilicata, ha annunciato che nella prossima seduta di Giunta sarà approvato il progetto definitivo della ristrutturazione della Città della pace in centro accoglienza. Cosa dice lei a proposito?
“Noi abbiamo preso una posizione di carattere politico, l'abbiamo posta all'attenzione delle parti, del Consiglio regionale e della maggioranza. Su questo ci può essere un confronto. Su una situazione si possono avere, ovvio, idee diverse”.
Senatore Marti, qualcuno vede nella posizione della Lega sul progetto di Scanzano Jonico non solo un appoggio al legittimo interese politico-elettorale di Cariello, che è residente proprio nel centro del Metapontino, ma anche una sorta di “punto” nelle scaramucce interne alla coalizione di centrodestra in vista di un possibile rimpasto di Giunta.
“Assolutamente no. Noi chiediamo a Matera come a Scanzano Jonico risposte chiare da parte del Governo regionale. A Matera vogliamo un ospedale aperto e che sia migliorato e perfezionato nei servizi. E vogliamo una immigrazione regolare, con porti sicuri, con destinazioni motivate e non con finanziamenti che possono creare danno alle comunità”.
Nessun commento:
Posta un commento