sabato 3 ottobre 2020

ALLARME COVID-19 IN BASILICATA. UNA MASCHERINA CI SALVERA'?

L'ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VITO BARDI, OBBLIGA AD INDOSSARE LA “PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE” ANCHE ALL'APERTO. CON MULTE E SANZIONI SALATE PER I TRASGRESSORI. MA DAVVERO UNA MASCHERINA CI PUO' SALVARE DALL'INFEZIONE DA CORONAVIRUS?

DOMANDE E RISPOSTE 

    1. Una mascherina può salvarci dall'infezione da Coronavirus?

      Rispondiamo con una nota dell'Istituto superiore di sanità (Iss) del 9 maggio scorso: “Le mascherine rappresentano una misura complementare  per il contenimento della trasmissione del virus e non possono in alcun modo sostituire il distanziamento fisico, l'igiene delle mani e l’attenzione scrupolosa nel non toccare il viso, il naso, gli occhi e la bocca”.Di fatto, però, come è visionabile nei poster allegati, la probabilità di contagio tra un portatore sano di Covid 19 ed un soggetto in buona salute scende all'1,5% se entrambi sono dotati di mascherine. Sale al 70%, invece, se la persona positiva è priva di dispositivo mentre ne è dotato il soggetto “normale”. La percentuale scende al 5% se il contagiato porta la mascherina ed il “normale” no. 

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      Da qui spiegata la validità dell'uso della mascherina per evitare la diffusione del virus e la decisione del presidente della Regione, Vito Bardi, di renderne l'uso obbligatorio in Basilicata da ieri e sino a nuova ordinanza anche negli spazi all’aperto, nei mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici. Con multe salatissime per i trasgressori (vedi le due pagine dell'Ordinanza Bardi allegate).  

  1. Quale tipo di dispositivo può essere usato?

    Nell'ordinanza di parla genericamente di “protezioni delle vie respiratorie”. Si presume, pertanto, che, prendendo a base il comma 2 dell’articolo 3 del DPCM del 26 Aprile scorso, possano essere utilizzate le mascherine chirurgiche e quelle di comunità, lavabili, anche auto-prodotte.

  1. Che differenza c’è tra le  mascherine di comunità e le mascherine chirurgiche? 

    Le mascherine chirurgiche sono le mascherine a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione. Le mascherine di comunità, come previsto dall’articolo 16 comma 2 del DL del 17 marzo 2020, hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2.

  2. Quali sono le caratteristiche che devono avere le mascherine di comunità?

    Esse devono garantire una adeguata barriera per naso e bocca, devono essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e che non rendano difficoltosa la respirazione. Devono aderire al viso coprendo dal mento al naso garantendo allo stesso tempo confort.

  3. Quali mascherine devo usare nel caso in cui compaiano sintomi di infezione respiratoria?

    Nel caso in cui compaiano sintomi è necessario l’utilizzo di mascherine certificate come dispositivi medici.

    LE ULTIME DUE PAGINE DELL'ORDINANZA BARDI N. 35



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