UNO SCREENSHOT DELLA VILLA DI MARCONIA DALLA TRASMISSIONE TV "QUARTO GRADO"
LO STUPRO DI GRUPPO DI MARCONIA. IN 66 PAGINE IL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI MATERA ELENCA LE MOTIVAZIONI, CORREDATE DA INTERCETTAZIONI AMBIENTALI, FOTO, VIDEO, PERIZIE TECNICHE, DEGLI ARRESTI ANCHE DEI QUATTRO INDIZIATI DI VIOLENZA SESSUALE E DI LESIONI PERSONALI SINO A IERI A PIEDE LIBERO NEI CONFRONTI DI DUE MINORI INGLESI. LO STUPRO, VIOLENTO E BRUTALE COME DESCRITTO DALLE DUE RAGAZZINE, AVVENNE NELLA NOTTE TRA IL 6 ED IL 7 SETTEMBRE SCORSO. NOI PUBBLICHIAMO STRALCI DELLE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI E DELLE MOTIVAZIONI ALL'ARRESTO DI MICHELE LEONE, 23 ANNI; EGIDIO ANTONIO ANDRIULLI, ANCHE LUI 23ENNE; ROCCO LIONETTI E MICHELE FALOTICO, 22. ALTRI QUATTRO GIOVANI, LO RICORDIAMO, MICHELE MASIELLO, DI 23 ANNI; ALESSANDRO ZUCCARO, 21; GIUSEPPE GARGANO, 19; E ALBERTO LOPATRIELLO, DI 22 ANNI; SONO DETENUTI DALL'11 SETTEMBRE SCORSO
Così ha scritto il gip Angelo Onorati a pagina 65 della sua “Ordinanza su richiesta di applicazione di misure cautelaripersonali”: “Si reputa che anche relativamente alle posizioni di Leone Michele, Andriulli Egidio Antonio, Lionetti Rocco e Falotico Michele ricorrano specifiche esigenze cautelari, sussistendo il pericolo concreto che i predetti indagati commettano reati della stessa specie di quelli per cui si procede, tenendo conto della estrema gravità, brutalità ed efferatezza degli episodi criminosi commessi mediante modalità subdole (facendo assumere alle vittime sostanze alcoliche e stupefacenti al fine di stordirle ed attirandole con l'inganno in un luogo buio ed appartato), da reputare frutto di una collaudata preparazione e pianificazione, replicabile agevolmente con le stesse modalità operative nei confronti di altre donne inermi. Si ritiene che sussitano anche le esigenze cautelari in quanto la permanenza in libertà di Leone, Andriulli, Lionetti e Falotico potrebbe consentire agli stessi di influenzare con violenza o minaccia le persone offese e/o le persone informate sui fatti al fine di indurle a ritrattare le loro dichiarazioni”. Da qui l'arresto dei quattro come richiesto dal pubblico ministero Anna Franca Ventricelli. Nel motivare la sua decisione il Gip ha riportato le testimonianze shock delle due ragazzine quindicenni, le perizie tecniche effettuate, foto, video. In più anche alcune intercettazioni ambientali di dialoghi avvenuti tra gli indagati nei locali del Commissariato di Pisticci l'11 settembre scorso: “L'ascolto dei discorsi intercettati consentiva di appurare che gli stessi (i quattro arrestati Michele Masiello; Alessandro Zuccaro; Giuseppe Gargano, e Alberto Lopatriello; e Leone, Andriulli, e Lionetti, indagati a piede libero, ndr) con le dovute cautele (temendo la presenza di telecamere/microfoni):
-cercavano di condividere una versione da fornire al giudice;
-insistevano sulla necessità che le ragazze erano consenzienti
rispetto agli atti sessuali compiuti;
- ammettevano tutti, compresi i tre indiziati non attinti dalla misura cautelare carceraria (Leone, Andriulli e Lionetti) la loro presenza sul luogo in cui si erano svolti i fatti;
- si interrogavano sul motivo per cui Falotico fosse rimasto fuori dalla vicenda”.
Da parte nostra pubblichiamo solo uno stralcio di una delle intercettazione ambientali dell'11 settembre in cui si riporta un dialogo tra Gargano, Zuccaro e Leone:
“Giuseppe...loro...spogliavano le persone...e poi hai capito quello che ti volevo dire...mannaggia quel porco...che non gli abbiamo dato una botta in testa e terminava il casino...uagliò... ti rendi conto? Senza aver fatto niente finiremo in galera...
Alessandro... E tu neanche i domiciliari?...niente, proprio niente ti hanno fatto?...
Michele L... per adesso...
Alessandro...solo noi l'abbiamo presa nel culo uagliò...ma non perchè...voglio dire...però o tutti o nessuno...
Giuseppe:... noi non abbiamo fatto nulla quando andiamo davanti al giudice è la verità sono state loro...e dalle telecamere si deve vedere quando la portiamo e non che la tiriamo...noi non c'entriamo nulla...io non posso andare a Matera...per colpa loro...in galera”.
Ma il gip Onorati: “E' agevole notare che la tesi propugnata dagli indagati nelle conversazioni intercettate in ambientale (l'asserito consenso che sarebbe stato prestato dalle due minori agli atti sessuali), oltre ad essere contraddetta dalle precise dichiarazioni accusatorie rese dalle due minori, si presenta assolutamene inverosimile, tenendo conto delle stesse brutali modalità con cui si sono svolti gli atti sessuali … con la totale sopraffazione di due ragazze quindicenni con cui non vi era stata alcuna conoscenza pregressa poiché conosciute solo pochi minuti prima in occasione della festa svoltasi nella villa in Marconia di Pisticci. La mancanza di qualsiasi consenso agli atti sessuali commessi ai danni delle due minori è avvalorata, inoltre, dalle caratteristiche e dalla collocazione delle lesioni personali riscontrate sul corpo delle due ragazze perfettamente compatibili con la dimanica delle violenze sessuali”.
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