giovedì 21 gennaio 2021

DEPOSITO NUCLEARE. PIEMONTE. QUALCOSA SI MUOVE

                       LA CENTRALE NUCLEARE DI TRINO

INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTESE, STEFANO ALLASIA (LEGA), E L'AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SOGIN, EMANUELE FONTANI. IL PRIMO: “NECESSARIO IL CONFRONTO TRA TERRITORI E SOGIN. ALTRE REGIONI SI SONO FATTE AVANTI PER OSPITARE IL DEPOSITO”. E IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD, ALBERTO AVETTA: "BENE L'APERTURA DI UN TAVOLO, SERVONO SERIETÀ E TRASPARENZA". MARTEDÌ PROSSIMO CONSIGLIO REGIONALE APERTO SUL TEMA. DI SEGUIRO IL COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE SULL'INCONTRO ALLASIA-FONTANI E LA DICHIARAZIONE DI AVETTA SU CHIVASSOOGGI.IT 

CONSIGLIO REGIONALE PIEMONTE. COMUNICATI STAMPA 2021 / GENNAIO 2021

DEPOSITO NUCLEARE, ALLASIA INCONTRA SOGIN

20 GENNAIO 2021

Si è svolto questa mattina a Palazzo Lascaris un incontro tra il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia (Lega, ndr) e l’amministratore delegato di Sogin (la società statale per lo stoccaggio e la gestione dei rifiuti nucleari in Italia) Emanuele Fontani, sull’individuazione di siti idonei a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, anche derivanti da apparecchiature sanitarie. 

Il governo, insieme a Sogin, ha individuato diversi Comuni in Piemonte (in provincia di Torino e di Alessandria) che sarebbero idonei dal punto di vista della sicurezza per ospitare questo tipo di deposito. I territori interessati però hanno immediatamente espresso la loro contrarietà a questo tipo di insediamento. Da qui la richiesta della presidenza del Consiglio regionale a Sogin per l’avvio di un confronto che tenga conto delle preoccupazioni dei territori interessati. 

È necessario avviare un dialogo e un confronto aperto con i territori interessati e con Sogin per arrivare a risolvere un problema per il quale l’Italia ha una procedura di infrazione aperta da dieci anni con l’Unione Europea – ha detto il presidente Allasia al termine dell’incontro – Sogin ha individuato i siti idonei in base alle caratteristiche di sicurezza ed al basso livello di sismicità dei luoghi, tutti i territori interessati hanno però espresso un deciso rifiuto. D’altra parte invece il Comune di Trino Vercellese, già sede della centrale nucleare ormai dismessa, si è detto disponibile ad ospitare il deposito delle scorie. Sogin ha però declinato l’offerta per inadeguatezza del sito stesso che, insieme a Saluggia, deve in ogni caso essere messo in sicurezza”.

Durante l’incontro si è parlato anche di compensazioni che andrebbero ai Comuni che ospitano il deposito di scorie radioattive: “Le ricadute economiche, anche in termini di occupazione, sono certamente importanti – ha chiarito Allasia ‐ ma adesso il primo interesse è verso la sicurezza dei cittadini e dei territori. Altre Regioni si sono fatte avanti per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari, dobbiamo capire bene con quali criteri Sogin ha scelto alcuni territori del Piemonte”.Per meglio ascoltare le ragioni dei molti soggetti interessati all’individuazione di un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi in Piemonte si svolgerà martedì 26 gennaio una seduta aperta del Consiglio regionale.


CHIVASSOGGI.IT

POLITICA 20 gennaio 2021

SCORIE NUCLEARI, AVETTA: "BENE L'APERTURA DI UN

TAVOLO, SERVONO SERIETÀ E TRASPARENZA" 

Oggi si é svolto il primo incontro del Tavolo di trasparenza e

partecipazione sul nucleare, attivato dalla Regione per dare gambe alla concertazione territoriale prevista data legge ed indispensabile ai fini dell'individuazione del sito idoneo ad ospitare il Deposito Unico nazionale dei rifiuti radioattivi. È un momento importante perché su questo tema serve confronto con i territori, e massima serietà e trasparenza. Bisogna soprattutto evitare gli approcci demagogici e un po' scomposti che abbiamo registrato nelle ultime settimane, anche da parte di esponenti di partiti che sono sempre stati favorevoli alle centrati nucleari”: lo afferma il consigliere regionale Alberto Avetta, consigliere regionale PD, vice presidente Commissione Ambiente a margine dei lavori del Tavolo sul nucleare.

"Con oggi inizia un percorso di consultazione pubblico che richiederà tempo - aggiunge Avetta - la Regione deve garantire ai territori la più ampia possibilità di esprimersi e formulare osservazioni allo proposta elaborata da Sogin, in vista del seminario nazionale dove saranno esaminati gli esiti di questa concertazione".


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