ROTONDELLA. LA SCENA DEL DELITTO, IN VIA IONIO
IL PROF. FRANCESCO INTRONA INCARICATO DALLA PROCURA
DI MATERA. NELLA SALA SETTORIA DELL'OSPEDALE DI POLICORO ESAME SULLE
FERITE DA COLTELLO RIPORTATE DALL'UOMO UCCISO NEL CORSO DI UNA LITE.
LO STESSO MEDICO LEGALE EFFETTUERA', APPENA POSSIBILE, L'ISPEZIONE
DELLE COLTELLATE RIPORTATE DA ANTONIO FAVALE, IN COMA FARMACOLOGICO
NELLO STESSO OSPEDALE. L'OPERATORE ECOLOGICO ROTONDELLESE, AL
MOMENTO, NON RISULTA INDAGATO
POLICORO – E' iniziata attorno alle ore 12, nella sala settoria dell'ospedale Giovanni Paolo II, l'autopsia sulla salma di Cristian Tarantino, l'ingegnere di 46 anni, ucciso a Rotondella nella mattinata di ieri con diverse coltellate, 6-7, alcune mortali. Ad effettuare l'esame è uno dei medici legali più noti d'Italia, il professor Francesco Introna, docente all'università di Bari, colui che ha messo la parola fine sull'omicidio di Elisa Claps a Potenza e che si è occupato anche degli ultimi accertamenti sul caso dei “fidanzatini” di Policoro. Il professore universitario è stato nominato dalla Procura della Repubblica che segue l'inchiesta con la pm Annunziata Cazzetta. Sul posto i carabinieri del Nucleo operativo di Matera, agli ordini del tenente colonnello Erich Fasolino, e quelli della Compagnia del centro jonico. Nello stesso ospedale, intanto, è ricoverato Antonio Favale, 46 anni, l'operatore ecologico che investigatori ed inquirenti considerano il feritore di Tarantino. Egli, tuttavia, lo precisiamo, al momento di scrivere, non risulta formalmente indagato dalla Procura materana. L'uomo, sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nella giornata di ieri dall'equipe del primario Vincenzo Sassone, è in coma farmacologico ma sembra escluso il pericolo di vita per lui. Favale, a quanto è trapelato, presentava ben 15-16 coltellate. Da qui i tanti interrogativi che ancora vi sono sul grave fatto di cronaca. Sarà il prof. Introna, probabilmente, a chiarire la dinamica dei fatti attraverso lo studio delle ferite prima sul corpo della vittima e poi, quando sarà possibile, su quello di Favale. Inquirenti ed investigatori, a proposito, hanno escluso il coinvolgimento di terze persone. Sulla dinamica dei fatti, soprattutto su quanto accaduto in piazza De Andre', soprastante la “scena del delitto”, nella sottostante via Ionio, sembrano aver fatto piena luce le riprese della telecamera di videosorveglianza di una braceria ubicata proprio nella piazza intitolata al cantane genovese. Rimarrà l'interrogativo a cui dovranno dare una risposta i carabinieri che conducono le indagini: perchè sarebbe scoppiata una lite furibonda, tanto da sfociare in un gravissimo fatto di sangue, tra due persone, quasi coetanee, dello stesso paese, considerate da tutti legate da amicizia sin dalla tenera età?
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