CRISTIAN TARANTINO |
L'UOMO, RINVENUTO COLPITO DA NUMEROSE COLTELLATE
NELLO STESSO LUOGO IN CUI E' STATO RITROVATO, IL 23 GENNAIO SCORSO,
IL CORPO SENZA VITA DEL SUO AMICO CRISTIAN TARANTINO, E' TUTT'ORA IN
COMA FARMACOLOGICO. TARANTINO E' DECEDUTO PER I COLPI INFERTI CON LA
STESSA LAMA, PER CHI CONDUCE LE INDAGINI, CHE HA FERITO GRAVEMENTE
FAVALE. LA TESTIMONIANZA DEL NETTURBINO DI ROTONDELLA E' ATTESA DA
INQUIRENTI ED INVESTIGATORI PER FAR LUCE SU QUANTO AVVENUTO
NELL'ANTICA ROTUNDA MARIS
ROTONDELLA – E' ancora in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Policoro Antonio Favale, 45 anni, netturbino, rotondellese, rinvenuto gravemente ferito il 23 gennaio scorso nello stesso luogo, nel quartiere della Ferachiusa, dove è stato trovato il corpo senza vita del suo amico Cristian Tarantino. Quest'ultimo, ingegnere, 46enne, anche lui del posto, è stato ucciso, attorno alle ore 10.30 di due sabato fa, con numerose coltellate che lo hanno coplito in organi vitali. Lo stesso coltello, da “pescatore, a lama fissa, rinvenuto sul luogo del delitto e che è ritenuto da inquirenti e investigatori l'unico che ha colpito i due uomini. L'arma, al momento, è allo studio dei carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris). Favale, pertanto, è tutt'ora in coma farmacologico. I medici monitorano le sue condizioni di salute 24 ore su 24. La prognosi ancora riservata, tuttavia, fa capire che le condizioni del 45enne rotondellese sono, quantomeno, serie. Saranno gli stessi medici, quando si potrà, in base alla situazione clinica del paziente, a permettere il suo interrogatorio. Ricordiamo, a quanto è trapelato sinora, che a Favale è stata asportata la milza e che l'equipe del primario chirurgo Vincenzo Sassone, che lo ha operato nell'immediatezza del grave fatto di cronaca, ha dovuto suturare anche ferite di organi interni. Ovviamente, la pm della Procura della Repubblica di Matera Annunziata Cazzetta, che coordina l'inchiesta, spera nell'interrogatorio del ferito per far luce su quanto accaduto in piazza De Andrè prima e in via Ionio dopo. Al momento, quindi, bisogna basarsi solo sui fatti certi di quello che è ancora un autentico giallo. A otto giorni dal verificarsi del fatto di sangue non c'è alcuna formalizzazione di accuse nei confronti di nessuno. E gli inquirenti hanno escluso la presenza di una terza persona sulla scena del crimine. Sotto esame le riprese della videocamera di una braceria. Al lavoro, inoltre, per chiarire la dinamica dell'accaduto, c'è anche lo staff del medico legale Francesco Introna, perito della Procura materana. Introna ha sottoposto ad autopsia la salma di Cristian nell'ospedale di Policoro domenica scorsa e nella stessa giornata ha visionato il corpo di Antonio ottenendo la relazione operatoria relativa al difficile intervento a cui l'uomo era stato sottoposto nel Giovanni Paolo II°. Introna consegnerà la sua relazione in 60-90 giorni.
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