giovedì 20 maggio 2021

SCANZANO JONICO. ALDO DE PASCALIS IN ATTESA DELL'INTERROGATORIO DI GARANZIA

SCANZANO JONICO. UNA FASE DELL'OPERAZIONE POLLICINO E STRANGE FRUIT DEL 12 MAGGIO SCORSO

AD OTTO GIORNI DALL'OPERAZIONE POLLICINO E STRANGE FRUIT DEL 12 MAGGIO SCORSO IL TITOLARE DELL'AZIENDA DI ORTROFRUTTICOLI NON È STATO ANCORA INTERROGATO. "UN FATTO INUSUALE", HA COMMENTATO L'AVVOCATO DIFENSORE VITTORIO FARAONE. HANNO RIGETTATO TUTTE LE ACCUSE NEI LORO CONFRONTI, INVECE, ROSANNA E LEO DE PASCALIS

Dopo otto giorni dal blitz condotto da carabinieri e Guardia di finanza nell'ambito dell'operazione anticriminalità Pollicino e strange fruit (dove Pollicino sta per la droga lasciata cadere sul loro tragitto dagli spacciatori e strange fruit sta per strano frutto) è stata fissata al 24 maggio prossimo la data dell'interrogatorio di garanzia per uno dei principali indagati, Aldo De Pascalis. “Pe me – ha dichiarato l'avvocato difensore, Vittorio Faraone – è un fatto inusuale. L'interrogatorio deve svolgersi entro 5 giorni e niente può far derogare da questi termini. Invece siamo all'ottavo giorno con il mio patrocinato in attesa, detenuto nel carcere di Lecce. Egli, tra l'altro, ha sostenuto che l'acquisto e lo sviluppo della sua azienda è esclusivamente frutto del lavoro duro e quotidiano suo e di tutta la sua famiglia”. 

Sono stati già interrogati, invece, i due figli di De Pascalis, Rossana e Leo, detenuti ai domiciliari. “Entrambi – ha sostenuto l'avv. Faraone - hanno risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari rigettando tutte le accuse a loro carico. Ho chiesto la loro remissione in libertà”. Ricordiamo che Rossana era consigliera comunale di opposizione, eletta in una lista civica di centrosinistra, nell'ultima assemblea municipale, quella sciolta dal ministero degli interni per infiltrazioni mafiose. Ma quali le accuse? Così il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio sulla Pollicino e strange fruit: “Il territorio interessato è quello della fascia jonica lucana ed il primo passaggio investigativo è rappresentato dalla individuazione della vasta attività di traffico di stupefacenti e dei componenti del sodalizio che gestiva il traffico di droga, diretto, prima, dai fratelli Solimando, Giacomo e Filippo (già condannato per associazione mafiosa) e, poi, su delega di questi ultimi, da Benito Arone. Di seguito si è individuato il canale di riciclaggio del denaro sporco reinvestito nell’azienda agricola De Pascalis, fra le più importanti del materano che nel giro di pochi anni grazie agli apporti di capitali illeciti garantiti dai partners criminali è divenuta una realtà economica di rilevatissimo rilievo”.

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