COMPLETARE
LA CITTÀ DELLA PACE PER I BAMBINI VITTIME DEI CONFLITTI. ANCHE IL DIFENSORE
CIVICO REGIONALE, ANTONIA FIORDELISI, HA SCRITTO AL GOVERNATORE DELLA REGIONE,
VITO BARDI. NEI GIORNI SCORSI ERANO STATI IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE
SCANZIAMO LE SCORIE, DONATO NARDIELLO, E IL COMPONENTE DEL TAVOLO PER LA LOTTA
AL CAPORALATO DEL MINISTERO DEL LAVORO, PIETRO SIMONETTI, A “TIRARE LA GIACCA”
IN MERITO AL PRESIDENTE DEL MASSIMO ENTE ISTITUZIONALE. RIAPRIRE IL CANTIERE
FERMO DA OLTRE 10 ANNI. ALTRIMENTI A TERZO CAVONE RIMARRÀ UN MONUMENTO ALLO
SPRECO E ALL’INCAPACITÀ DI GOVERNARE IL TERRITORIO DA PARTE DEL CENTRODESTRA AL
POTERE. DI SEGUITO LA NOTIZIA CON IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA INVIATA DA FIORDELISI A
BARDI
SCANZANO JONICO. IL CANTIERE ABBANDONATO DELLA CITTA' DELLA PACE A TERZO CAVONE |
SCANZANO JONICO - In questi giorni di emergenza umanitaria derivante dalla guerra scatenata in Ucraina dalla Russia è tornata di attualità la necessità di completare “la cattedrale nel deserto” della Città della pace per i bambini vittime dei conflitti voluta a Terzo Cavone da Betty Williams, premio Nobel per la pace. Certo, il nostro governatore, Vito Bardi, è alle prese con una difficile crisi nella sua maggioranza, ha altro a cui pensare ma non si può non ricordare che anche il completamento del cantiere fermo da oltre 10 anni è una dei motivi di scontro. Il cerino è nelle mani di Bardi. Deve approvare una delibera già pronta e, ci risulta, portata in Giunta più volte senza esito, per spendere 2 milioni di euro che, altrimenti, andranno perduti. E a Scanzano Jonico, in riva allo Jonio, rimarrà un monumento allo spreco ed alla incapacità di governare il territorio da parte di Bardi e della maggioranza di centrodestra al potere.
La nota integrale
inviata dal difensore civico regionale al presidente della Regione, Vito Bardi
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