mercoledì 29 giugno 2022

BERLINO AUF WIEDERSEHEN! MISCELLANEA DI UNA VISITA

INVITO, PER CHI NE HA LE POSSIBILITÀ, A VISITARE LA CAPITALE TEDESCA. UNA CITTÀ GRANDE MA APERTA AI POPOLI DEL MONDO, VIVIBILE, MODERNA, AVANZATA, INCLUSIVA, INTEGRATIVA, TECNOLOGICA, CON TANTO VERDE, TANTI ITALIANI. UNA CITTÀ CHE HA SOFFERTO LA TIRANNIA NAZISTA, L’OLOCAUSTO, IL MURO DELLA DIVISIONE, LA FEROCIA DELL’UOMO CONTRO L’UOMO. MA CHE HA SAPUTO RISCATTARSI. ARRIVEDERCI, BERLINO. E URLIAMO PACE, PACE, PACE!!! IL POST INTEGRALE E’ LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK

BERLINO. LA CHIESA DELL'IMPERATORE GUGLIELMO

LA PORTA DI BRANDEBURGO

CHARLOTTENBURG

Arrivederci Berlino. Ultimo post della serie ricavata dalla nostra visita con una miscellanea di luoghi da visitare oltre quelli a cui abbiamo dedicato, il muro e Alexanderplatz, articoli specifici.

Intanto, vi diciamo che la capitale tedesca, è dotata di un servizio di mobilità quasi perfetto: con un ticket da 9 euro, ad esempio, puoi viaggiare in modo illimitato su tutti i servizi di trasporto pubblici locali e regionali durante il mese di giugno o luglio o agosto.

Da dove iniziamo il nostro giro?

Dipende, magari, dalla posizione del vostro albergo o della vostra residenza berlinese. Noi siamo partiti dalla parte Ovest con la visita alla Chiesa in memoria dell’imperatore Guglielmo o Chiesa della memoria, nel quartiere di Charlottenburg. Il campanile, in particolare, non è stato ricostruito dopo i danni dei bombardamenti del 1943 a testimoniare gli orrori della seconda guerra mondiale. Schopping nella elegante Kurfurstendamm e nei grandi magazzini della zona. Da qui transfert a Postdamer platz, realizzata per la gran parte, dopo la caduta del muro (1989), e, se volete a piedi, verso la Porta di Brandeburgo e la annessa Parisier platz. Nel tragitto, però, dovete assolutamente fermarvi al Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa. Si tratta di un labirinto di steli di cemento per ricordare le vittime dell’Olocausto realizzato sopra al sito in cui vi era il bunker in cui si suicidò Adolf Hitler. La Porta di Brandeburgo, o Brandeburg tor, sormontata dalla celebre quadriga, è diventata il simbolo della città dopo la caduta del muro. Il 22 dicembre del 1989 fu riaperta e 100mila persone vi si affollarono per celebrare la caduta di the wall. Da essa partono il Viale Unter den linden, verso Est, sino all’Alexanderplatz, e la Strada del 17 giugno, verso Ovest, che attraversa il grande polmone verde del Tiagarten. Sul suo percorso la statua dell’Uomo che grida e la Colonna della vittoria. Ovviamente, per effettuare la visita che stiamo descrivendo occorreranno più giorni divisi secondo i tempi a vostra disposizione. Nei pressi della Porta, oltretutto, c’è il palazzo del Reichstag, sede del parlamento federale tedesco, con altri palazzi governativi nei pressi e piazza della Repubblica antistante. Occorre percorrere, altresì, il Viale Unter den linden, lungo circa 1,5 km, sede della serie più numerosa di edifici storici di Berlino. Solo per citarne alcuni: Piazza Babel, dove i nazisti bruciarono i libri nel 1933; Il Teatro dell’opera; il Museo della storia tedesca; l’Università Humbold; il museo di Pergamo, la Biblioteca nazionale, Il Duomo di Berlino (con la possibilità di salire sin sulla cupola), il monumento commemorativo per le vittime delle guerre e del totalitarismo. Ed altro ancora. Ovviamente nessuno può mai dire quando Berlino sia stata visitata per intero, tanto grande è la città. Ma se avete un’altra mezza giornata andate al castello di Charlottenburg, visitabile con una istruttiva audioguida, con annesso giardino. Altra mezza giornata, soprattutto se avete bambini e ragazzi con voi, potete trascorrerla allo Zoo di Berlino, uno dei più antichi del mondo, con annesso, ricchissimo, acquario.

Capitolo musei. Ce ne sono decine. Noi abbiamo visitato quello del Muro, al checkpoint Charlie, e quello delle spie. Ma c’è una infinita possibilità di scelta.

Capitolo mercatini: noi siamo stati in quello delle pulci, nel Tiagarten.

Il tempo a disposizione, però, a questo punto, è terminato. Peccato.

Berlino merita più visite.

Auf wiedersehen!

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