IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA, VITO BARDI, INTANTO, HA FATTO IL PUNTO ALLE ORE 14 DEI ROGHI ATTIVI. E MONSIGNOR PINO CAIAZZO HA DATO LA SUA SOLIDARIETÀ AI PISTICCESI AUSPICANDO ANCHE CHE “LA GIUSTIZIA FACCIA IL SUO CORSO SE CI SONO DELLE RESPONSABILITÀ”. SULLE CAUSE DELL’INCENDIO SCOPPIATO ATTORNO ALLE 22 DI GIOVEDÌ SCORSO E DOMATO SOLO NELLA TARDA SERATA DI IERI INDAGANO POLIZIA DI STATO E CARABINIERI. DI SEGUITO IL “PUNTO” DEL SINDACO ALBANO, LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARDI E “LETTERA ALLA COMUNITÀ DI PISTICCI” DI MONS. CAIAZZO
PISTICCI. IL CAMPO DI TIRO AL VOLO DISTRUTTO (FOTO TGR BASILICATA) |
PISTICCI. IL SINDACO DOMENICO ALBANO SULI LUOGHI DELL'INCENDIO |
PISTICCI. LA DISTRUZIONE (FOTO GABRIELE LOPATRIELLO) |
FONTE PAGINA FACEBOOK COMUNE PISTICCI
NOTA DEL SINDACO DOMENICO ALBANO
Dopo tre giorni drammatici, che difficilmente la nostra comunità potrà dimenticare, l'incendio che ha interessato l'intero versare nord della collina pisticcese è stato domato nella prima serata di ieri, grazle allo strenuo lavoro di Vigili del Fuoco, Forestale, Protezione Civile, Forze dell'ordine, Polizia locale e volontari, con il fondamentale apporto dei mezzi aerei.
Nonostante la situazione sia tornata sotto controllo, è ancora alta la soglia d'attenzione per rispondere tempestivamente ad una eventuale nuova ripresa dei roghi.
Dopo una notte di vigilanza, sul posto sono ancora presenti squadre di soccorritori e la Polizia Locale.
Nel frattempo, la viabilità è tornata regolare.
Intanto oggi, si procederà alle attività di bonifica delle aree percorse dal fuoco.
La prima stima è di circa 400 ettari andati in fumo, insieme a migliaia di alberi, come si può evincere dalla foto scattata dall'ingegnerre Martino Vitelli, all'alba di stamani.
Seguiranno aggiornamenti.
FONTE PAGINA FACEBOOK VITO BARDI
Sono in costante contatto con Ugo Albano, Direttore Sala Operativa della protezione civile della Regione Basilicata e il Dirigente della Regione Basilicata per la protezione civile, Giovanni Di Bello. Al momento sono attivi 15 incendi in Regione Basilicata, che la Sala Operativa della protezione civile della Regione Basilicata sta gestendo insieme ai volontari della Protezione civile della Regione Basilicata, il Consorzio di bonifica e i vigili del fuoco, che non smetterò mai di ringraziare per l’impegno, la professionalità e lo spirito di sacrificio in queste giornate così difficili.
Buone notizie da Pisticci, dove non ci sono più fiamme attive. Sono attualmente operative una squadra di volontari Protezione civile Regione Basilicata, una squadra del Consorzio di bonifica e una squadra dei vigili del fuoco, per fare le bonifiche dell’area interessata dall’incendio.
Per quanto riguarda Pomarico, l’incendio più rilevante è in località San Lorenzo. Stamattina è arrivato il primo Canadair che si chiama CAN27, operativo alle 9,15. Successivamente è arrivato sul posto il velivolo CAN30, attualmente in azione. Successivamente è stato assegnato anche un elicottero. Dal C.O.A.U., Centro Operativo Aereo Unificato di Roma, è stato poi assegnato anche il Canadair CAN31. Per un totale di 30 lanci dalle 9,15 alle 13. Sul posto ci sono anche tre squadre del Consorzio di Bonifica, per fare contenimento della zona interessata dalle fiamme.
Sempre a Pomarico, nel bosco Manferrara, sono attualmente operative due squadre di volontari della Protezione civile Regione Basilicata, una squadra del Consorzio di bonifica e una squadra dei vigili del fuoco. L’incendio è in contenimento e non necessita di intervento aereo.
FONTE DIOCESI MATERA-IRSINA
L’INCENDIO DI PISTICCI. LA LETTERA “ALLA COMUNITÀ DI PISTICCI” DI MONSIGNOR PINO CAIAZZO
Ai Confratelli Sacerdoti
Al Signor Sindaco
Alle Forze dell’Ordine
Ai Vigili del Fuoco
Ai Volontari
Carissimi,
nei giorni scorsi Papa Francesco ha reso noto il consueto messaggio per il 01
settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato con questo
tema: “Ascolta la voce del creato”.
Stasera a Pisticci avremmo dovuto accogliere in modo solenne la statua di S. Rocco dopo il restauro. E invece dobbiamo rinviare questo felice evento a causa del devastante incendio che sta mettendo a dura prova l’intera comunità pisticcese, l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, i volontari. A tutti esprimo la mia gratitudine per il pericoloso ma nobile impegno nel cercare di arginare e spegnere il fuoco che inesorabilmente continua la sua corsa distruttiva.
Esprimo a tutti voi la vicinanza con tanta tristezza nel cuore, partecipo alla vostra sofferenza nel vedere il nostro territorio bruciare e con esso tanti sogni di famiglie, di giovani che diventano cenere.
Papa Francesco ci ricorda che dobbiamo imparare ad ascoltare la voce del creato: “Se impariamo ad ascoltarla, notiamo nella voce del creato una sorta di dissonanza. Da un lato, è un dolce canto che loda il nostro amato Creatore; dall’altro, è un grido amaro che si lamenta dei nostri maltrattamenti umani”.E in questo momento tutti avvertiamo il grido di dolore che sale dalla nostra terra e che si aggiunge a quello già vissuto in tanti anni in cui è stata violentata attraverso inquinamenti e veleni di ogni genere.
Siamo tutti invitati, dopo questo ulteriore evento calamitoso, quasi sicuramente provocato deliberatamente da persone senz’anima e senza cuore, figli della stessa madre terra, disprezzata e devastata, ad aiutarla affinchè ritorni ad esprimere la dolcezza di un canto nuovo ma sempre antico che la comunità tutta desidera ascoltare ancora.
Ritornare a gustare quanto ci circonda, curando ogni singolo centimetro della nostra casa comune, la terra, significa ritornare a Dio, ascoltare la sua voce.
Sempre Papa Francesco ci ricorda: “Il dolce canto del creato ci invita a praticare una «spiritualità ecologica» (Lett. enc. Laudatosi’, 216), attenta alla presenza di Dio nel mondo naturale. È un invito a fondare la nostra spiritualità sull’«amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale» ( ibid., 220).
Esprimo anche la mia personale solidarietà per coloro che, immagino, vedono devastate le loro aziende, frutto del loro lavoro, gli allevamenti, ma anche per le famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case.
Se ci sono delle responsabilità, auspico che la giustizia faccia il suo corso, ma ricordo a tutti che “Come persone di fede, ci sentiamo ulteriormente responsabili di agire, nei comportamenti quotidiani, in consonanza con tale esigenza di conversione. Ma essa non è solo individuale: «La conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria» (ibid., 219).
Spero presto di venire in mezzo a voi per riprendere con fiducia e speranza, dietro al tanto venerato S. Rocco, quel cammino di vera conversione che sa guardare all’essenza di ogni cosa.
Vi abbraccio e benedico.
✠Antonio Giuseppe Caiazzo
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