L’EX PARLAMENTARE HA TRACCIATO UN PROFILO DEL PRIMO CITTADINO CHE COSTRUÌ NELLA RIFORMA FONDIARIA LA CITTÀ DEL FUTURO. MOLINARI: “QUEST’ANNO AVREBBE COMPIUTO 100 ANNI. INVECE IL 17 AGOSTO DEL 1987 MORÌ LASCIANDO NELLO SCONFORTO NON SOLO LA FAMIGLIA, POLICORO, L’INTERA BASILICATA”. LA PROFEZIA DEL GIORNALISTA NICOLA BUCCOLO. DI SEGUITO L’INTERVENTO INTEGRALE, CORREDATO DALLE FOTO CHE PUBBLICHIAMO, DELL'ON. MOLINARI
FONTE TESTO E FOTO PEPPINO MOLINARI FACEBOOK
35 ANNI FA IL 17 AGOSTO 1987 CI LASCIAVA IL CAV NICOLA MONTESANO PRIMO SINDACO DI POLICORO
Quest’anno avrebbe compiuto 100 anni (21 gennaio) il cavaliere Nicola Montesano che ha scritto un pezzo di storia di Policoro ,forse ilpiù importante perché con l’attività di sindaco ed amministratore comunale ha segnato l’avvio della sua comunità guidandola verso lo sviluppo ed il progresso. Policoro era una frazione di Montalbano Ionico, interessata fortemente dalla riforma agraria, diventando comune autonomo nel 1959. Primo sindaco eletto nel 1960 fu il democristiano Nicola Montesano per la cui autonomia si era fortemente battuto a capo del comitato dei frazionisti. Confermato sindaco nel 1970 fino al 1973 fu rieletto nel 1981 e 1985 conseguendo sempre la maggioranza assoluta in consiglio comunale fino al 17 agosto 1988 quando la morte lo colse all’improvviso a solo 66 anni lasciando nel dolore e nello sconforto non solo la famiglia, la comunità di Policoro ma l’intera regione Basilicata. Il grande pregio del cav Montesano era l’operatività, grandi idee ed intuizioni maturate a contatto con i bisogni della gente. Montesano veniva da una famiglia umile, semplice, ma dignitosa, il padre era un ciabattino ed era autodidatta. Aveva acquisito una grande esperienza grazie alla pratica quotidiana rispondendo alle esigenze della gente ma allo stesso tempo era aperto alle esperienze esterne, recependo quello che di nuovo e moderno andava maturando. La nascita e la crescita del comune autonomo di Policoro coincise con l’attività amministrativa del cavaliere che ne ha scandito le varie fasi dello sviluppo con la sua incessante operatività riconosciuta anche dagli avversari politici. Grazie ad uomini politici come Montesano Policoro è diventata negli anni 60 l’emblema della riforma agraria voluta dalla Democrazia Cristiana (storica la visita del Presidente Segni e Colombo ministro dell’agricoltura) per ridurre le disuguaglianze sociali e riconoscere giusta dignità tramite il lavoro, la terra è la casa a migliaia di famiglie lucane. Montesano aveva anche una visione del futuro di Policoro oltre lo sviluppo agricolo delle sue filiere puntando sul turismo tanto da farla diventare la forza motrice dell’intero metapontino. Convinto democristiano, amico dell’on Emilio Colombo ha fatto crescere una classe dirigente di giovani amministratori e dirigenti di partito che hanno avuto sempre larghissimi consensi premiando idee e programmi. E’ merito di amministratori come Montesano che hanno lavorato “a mani nude “per il bene della comunità, senza troppo apparire, in silenzio, non amava la prima fila ed oggi avrebbe provato grande disagio in questo mondo esasperato dei social, lui che amava il contatto fisico con le persone, pronto ad ascoltare, a dare consigli ed a prendere impegni con la sua proverbiale bonomìa. “Con il trascorrere degli anni quando i confronti diventeranno inevitabili apprezzeremo ancora di più il suo dinamismo e la sua operatività con le tante prime pietre che stanno facendo sempre più grande Policoro - scrive il compianto Nicola Buccolo, giornalista di razza ed esponente pure lui di spicco della Dc policorese dove ha ricoperto la carica di consigliere provinciale ed assessore alla cultura. Del cav Montesano conservo un personale e caro ricordo: il 15 agosto 1987, due giorni prima della sua morte, lo incontrai al lido La Capannina e volle offrirmi un aperitivo parlandomi della nascita di Policoro e del suo protagonismo, quasi un’ultima vera testimonianza! Nel centenario della nascita ed a 35 anni dalla sua scomparsa apprezziamo sempre di più quello che ha fatto e lasciato il cav Nicola Montesano.
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