APPUNTI DI UNA VISITA NELL'ISOLA A SOLI 80 KM DALLA SICILIA. STORIA MILLENARIA DI CRISTIANITA' MA ANCHE DI GLORIOSA RESISTENZA AGLI ATTACCHI DI ESERCITI INVASORI. DI SEGUITO IL NOSTRO POST INTEGRALE
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VALLETTA. LA CROCE DI MALTA IN UNA EDICOLA VOTIVA DELLA ZONA DEL PORTO
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LA VALLETTA. I BASTIONI DIFENSIVI
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LA CROCE DI MALTA SU UN CAMPANILE
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MDINA. I BASTIONI DIFENSIVI
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La vacanza a Malta, l’isola e
soli 80 km dalla Sicilia, tra la croce e il cannone. La prima è il simbolo dei
cavalieri dell’ordine monastico che qui governarono e dai cui presero il loro
nome. La croce maltese si trova dappertutto. La cristianità di questa terra colpisce.
Un tassista ci ha riferito che a Malta vi sono 365 chiese, tante quanti i
giorni dell’anno. Quelle che noi abbiamo visitato hanno una ricchezza di
devozione, storia, cultura, religiosità, iconografia, di grandissimo rilievo: la
concattedrale di San Giovanni, a Valletta, in origine la chiesa del convento
dell’Ordine dei cavalieri, riccamente decorata; la Cattedrale e il museo di San
Paolo, a Mdina, l’antica capitale; la Cattedrale dell’assunzione di Nostra signora
e quella di San Giorgio a Victoria (Rabat), la capitale di Gozo, la seconda
isola più grande dell’arcipelago; le chiese dedicate a San Lorenzo, patrono di Vittoriosa
o quella dell’Immacolata concezione a Cospicua o quella di Maria Bambina a
Senglea, le cosiddette Tre città della Cottonera.
Così, si trovano dappertutto
i cannoni. Dislocati sui grandi bastioni difensivi di Valletta, questi ultimi enormi,
impressionanti per la loro struttura, invincibili; o di Forte Ricasoli, di Sant’Angelo
a Vittoriosa, della Cittadella a Gozo, a Mdina, il centro geografico dell’isola.
Malta ha subito nella sua storia millenaria assedi su assedi prima per via mare
e poi per via aerea, nella seconda guerra mondiale. Il suo grande porto, oggi
meta delle più importanti compagnie di navi crociere del mondo, è l’avamposto
dell’Europa verso l’Africa e il Medio Oriente. Da qui l’interesse dei grandi
imperi su di essa. Oggi, Stato indipendente, è nella Unione Europea. E L’Italia,
che, soprattutto durante il fascismo tentò di annettere l’isola caduta poi nella
sfera di influenza della Gran Bretagna, è garante della sua neutralità.
Qualcuno, qui, tra i più anziani, ricorda ancora le bombe italiane e tedesche
sganciate su Valletta nel corso della Seconda guerra mondiale. Ma quella è un’altra
storia. Oggi, le imprese, i lavoratori e i turisti italiani sono ben accetti. Il
loro lavoro e i loro euro contribuiscono tantissimo alla economia maltese.
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