ED ANCORA: “OGGI ENI TAGLIA IL GAS ALL'ACCIAIERIA. UN DOMANI TOCCHERÀ
ALL'ACQUA?”. E VOI COSA PENSATE DI QUESTA ASSURDA SITUAZIONE CON LA PIÙ GRANDE
ACCIAIERIA D’ITALIA CHE NON PAGA LE… BOLLETTE DELL’ACQUA ALLA REGIONE
BASILICATA? FATECI SAPERE LA VOSTRA OPINIONE. INTANTO, DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
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FOTO CORRIERE.IT
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FONTE CANALE BASILICATA NEXT GENERATION TELEGRAM
ENI STACCA IL GAS ALL'EX ILVA. CHE DA TROPPI ANNI NON PAGA NEMMENO
L'ACQUA ALLA BASILICATA
Eni stacca il gas all'ex Ilva. Che da troppi anni non paga nemmeno
l'acqua alla Basilicata.
Sapete che l'ex ILVA di Taranto deve decine di milioni di acqua alla
Regione Basilicata? Oggi ENI taglia il gas all'acciaieria. Un domani toccherà
all'acqua?
DI
SEGUITO L’ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA
FONTE
CORRIERE.IT
SIDERURGIA
ENI TAGLIA IL GAS ALL’EX ILVA: NON PAGATE BOLLETTE
PER 300 MILIONI DA ACCIAIERIE D’ITALIA
DI FABIO
SAVELLI 28 OTT 2022
Corsa contro il tempo per
trovare un fornitore di gas. Se non fosse la più grande acciaieria del Paese
che, con la sua materia prima alimenta gli impianti del Nord a forno elettrico,
non ci sarebbe da preoccuparsi. Se, però, persino l’Eni, il fornitore che ha
storicamente sempre venduto metano all’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, ha
smesso di dare energia alla più grande fabbrica d’Italia, per circa 300 milioni
di bollette non pagate, allora forse è necessario interrogarsi. Al momento,
comunque, l’acciaieria non è priva di gas.
Il «paracadute» Snam
È, infatti, subentrata Snam,
altra controllata di Stato tramite Cassa depositi e prestiti, per rifornire
Acciaierie d’Italia tramite il «servizio di default», disciplinato da una
delibera Arera che concede 90 giorni di tempo per trovare un fornitore che faccia
un contratto a chi si trova in questa situazione. Il periodo di default vero
e proprio scatterebbe, quindi, il 1° gennaio, visto che l’Eni, ritenendo morosa
e inadempiente l’ex Ilva, ha terminato l’erogazione il 30 settembre scorso.
In realtà una delibera successiva dell’Arera, del 12 ottobre, consentirebbe
all’Eni di firmare contratti mese per mese con Acciaierie d’Italia ma a
condizioni molto peggiorative per l’acquirente col pagamento anticipato.
Eni: concessa la possibilità di proroga a ottobre
«Alla
luce della forte incertezza e instabilità che da molti mesi caratterizzano lo
scenario dei mercati energetici, Eni ha dovuto valutare con la massima prudenza
il proprio impegno sulle forniture di gas per l’anno termico 2022/23. Ciò
nonostante— sottolineano dall’Eni — a valle della pubblicazione della delibera
440/22 di Arera abbiamo comunque offerto la possibilità di prolungare la
fornitura di gas per il mese di ottobre a tutti i nostri clienti che avessero
contratti in scadenza a fine settembre e che non avessero potuto concludere
nuovi accordi con altri fornitori (come da comunicazione ricevuta dal
trasportatore) ivi espressamente inclusa Acciaierie d’Italia». Ma evidentemente
Acciaierie d’Italia non ha accettato.