LA PROCURA HA CHIESTO IL CARCERE PER PER ROCCO LEONE, FRANCO CUPPARO E MARIA DI LASCIO. I DIFENSORI, AL CONTRARIO, HANNO CHIESTO DI ANNULLARE LE MISURE IN ATTO NEI CONFRONTI DEI LORO ASSISTITI. COSA DECIDERÀ IL TRIBUNALE? DI SEGUITO IL NOSTRO ARTICOLO
ROCCO LEONE |
FRANCO CUPPARO |
MARIA DI LASCIO |
Inchiesta ribattezzata “Sanitopoli bis” condotta dalla Direzione distrettuale antimafia su quel che ritiene un “sistema” che gestirebbe le cose della sanità lucana alla Regione. Oggi, presso il palazzo di giustizia di Potenza, è stato il giorno del Tribunale del riesame. Ad esso si sono rivolti sia i difensori di alcuni degli imputati sia la stessa Procura distrettuale. I primi, in quatto udienze distinte fra loro, hanno chiesto di annullare le misure in atto nei confronti dei loro assistiti: l’ex sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio, attualmente ai domiciliari; l'ex assessore regionale, Franco Cupparo, dimissionario anche da consigliere, con divieto di dimora a Potenza; del direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera, sospeso dall'incarico; dell’ex consigliere Rocco Leone, anche lui con divieto di dimora a Potenza. La procura, invece, che aveva già chiesto il carcere per 4 degli indagati e i domiciliari per Spera, con il gip che aveva ritenuto sufficienti misure più lievi tranne che per l'ex consigliere Francesco Piro, passato poi ai domiciliari dopo l'interrogatorio di garanzia, ha reiterato la sua richiesta al Tribunale di seconda istanza. Ha riconfermato, cioè, la richiesta del carcere per Di Lascio, Cupparo e Leone.
Cosa accadrà? Non resta che attendere. I giudici dovranno decidere entro venerdì prossimo.
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