domenica 2 ottobre 2022

NOVA SIRI. IL DOCU-FILM “SENTIERI DI FERRO”, CON SOGGETTO E SCENEGGIATURA DELLA NOVASIRESE DOC LUCIA VARASANO, HA VINTO IL PREMIO COME “MIGLIOR DOCUMENTARIO 2022” AL FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI MILAZZO

IL DOCU-FILM, CON PROTAGONISTI IL MITICO ROCCO PAPALEO E AARON DUROGATI, CAMPIONE ITALIANO DI PARAPENDIO, E’ QUASI TUTTO “MADE IN LUCANIA”. LA REGIA, INFATTI, E’ DI LUCA CURTO, ORIGINARIO DI SASSO DI CASTALDA (PZ), E LA PRODUZIONE È DALLA DIGITAL LIGHTHOUSE, CON SEDE A POTENZA E STUDI A TITO SCALO. MA DI COSA TRATTA “SENTIERI DI FERRO”? DI SEGUITO LA RISPOSTA, CON ALTRE NOTIZIE SUL DOCUMENTARIO VINCITORE A MILAZZO DELLA STELLA D’ARGENTO 

LUCIA VARASANO

LUCA CURTO

Un film di 41 minuti, “Sentieri di ferro”, con tanto di Basilicata, ha vinto la prestigiosa stella d’argento come “Miglior documentario 2022” al Festival del cinema italiano di Milazzo. A parte la partecipazione come protagonista dell’ormai mitico Rocco Papaleo, icona del cinema lucano, e di Aaron Durogati, campione italiano di parapendio, c’è da evidenziare come il soggetto e la sceneggiatura siano della novasirese doc Lucia Varasano, la regia sia di Luca Curto, residente da tempo a Brienza (PZ), e la produzione sia della Digital Lighthouse, con sede centrale a Potenza e studi a Tito Scalo. Il documentario premiato a Milazzo, altresì, deriva dalla tesi di laurea della Varasano, “La valorizzazione ai fini turistici e culturali dei tracciati ferroviari dismessi. Un'ipotesi di sviluppo locale per alcune aree interne del mezzogiorno d'Italia”, già vincitrice del premio Laura Conti 2021. Al centro del lavoro le ferrovie dismesse Lagonegro-Spezzano Albanese e Matera-Montalbano Jonico. Proprio il primo tratto studiato, quello calabro-lucano, fa da sfondo al docu-film. Qui pubblichiamo la sinossi tratta da cinemaitaliano.info; il titolo ed il sottotitolo del nostro post sulla tesi di Lucia Varasano del 23 marzo 2022, con i link per la sua lettura integrale e per vedere il trailer  di “Sentieri di ferro”; l’articolo di Irene Galati sul lavoro tratto da Telespazioplay.com


FONTE CINEMAITALIANO.INFO

SINOSSI. “Sentieri di Ferro” è un viaggio lento ed emozionale lungo una ex ferrovia del Sud Italia che, abbandonata e dismessa alla fine degli anni ’80 del Novecento, è stata in parte riconvertita in una greenway. Un sentiero lungo più di 100 chilometri ci accompagna alla scoperta dell’entroterra calabro-lucano tra aree protette, bellezze paesaggistiche, culturali e storiche.

FONTE FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM

23 MARZO 2022

FERROVIE DISMESSE. VALORIZZAZIONE DELLA TRATTA MATERA-MONTALBANO JONICO A FINI TURISTICI E CULTURALI

PREMIO SPECIALE ALLA TESI DI LAUREA DI LUCIA VARASANO, DI NOVA SIRI, SU “LA VALORIZZAZIONE AI FINI TURISTICI E CULTURALI DEI TRACCIATI FERROVIARI DISMESSI. UN'IPOTESI DI SVILUPPO LOCALE PER ALCUNE AREE INTERNE DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA”. LA RICERCATRICE, LAUREATASI IN SCIENZE DEL TURISMO E DEI PATRIMONI CULTURALI ALL’UNIVERSITÀ DELLA BASILICATA, SI È AGGIUDICATO IL PREMIO “LAURA CONTI 2021” CON IL SUO LAVORO SULLA VALORIZZAZIONE, GESTIONE E FRUIZIONE TURISTICA, DI DUE TRACCIATI FERROVIARI DISMESSI: LA LAGONEGRO-SPEZZANO ALBANESE E LA MATERA-MONTALBANO JONICO. LA RICERCA CONDOTTA SULLA LAGONEGRO-SPEZZANO ALBANESE SI È ANCHE “TRADOTTA” IN UN DOCUFILM, DI CUI VARASANO È AUTRICE E SCENEGGIATRICE, DAL TITOLO "SENTIERI DI FERRO", CON PROTAGONISTA ROCCO PAPALEO. IL COMUNICATO DELL’UNIVERSITÀ DELLA BASILICATA, CON ALL’INTERNO IL LINK DEL TRAILER DI “SENTIERI DI FERRO”, È LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK https://filippomele.blogspot.com/.../ferrovie-dismesse....

 

DOCUFILM “SENTIERI DI FERRO”

trailer visibile cliccando sul link https://vimeo.com/515212658

 

FONTE TELESPAZIOPLAY.COM

FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO, IL VIAGGIO DI ROCCO PAPALEO IN “SENTIERI DI FERRO”

IRENE GALATI

Alla volta delle proiezioni, guardiamo da vicino, “Sentieri di ferro”, documentario che partecipa nella sezione competitiva “documentari” e concorre per il premio “Stella d’Argento” trasmesso ieri pomeriggio a Palazzo D’Amico, nel corso del Festival del Cinema Italiano di Milazzo sotto la direzione di Franco Arcoraci. Nel corso della visione, a primo impatto, un contatto va al passato studiato con originalissime immagini in movimento in bianco e nero, che collegano lo spettatore, con la voce fuori campo anche al presente e al futuro, che alternandosi anche nella narrazione, riesce a conferire dinamismo agli eventi storici che si saldano al contesto territoriale e all’infrastruttura che resta proragonista come del resto si puó intravedere dal titolo stesso.

In appena 41 minuti il protagonista, il grande attore lucano Rocco Papaleo, regista del film “Basilicata coast to coast”, in un esercizio di memoria personale, narra i ricordi legati alla “ferrovia del suo paese” in una sorta di percorso di riappropriazione affettiva dei luoghi e di riconnessione spirituale con il paesaggio.

Dalla regia di Luca Curto, il documentario “Sentieri di ferro” (2021) è un viaggio lento ed emozionale lungo un’ex ferrovia del Sud Italia abbandonata e dismessa alla fine degli anni ’80 del 900 ed in parte riconvertita in una greenway, ovvero una ciclovia facente parte di una più ampia rete di percorsi ciclabili definiti a livello nazionali (Bicitalia), sovranazionali ed europei (Eurovelo).

Un sentiero lungo più di 100 chilometri ci accompagna cosí, alla scoperta dell’entroterra calabro-lucano tra aree protette, bellezze paesaggistiche, culturali e storiche. 

La ferroviaria nel documentario torna a vivere in un gioco di contrasti e mancanze: vagoni senza passeggeri, binari senza treni, biglietterie senza biglietti da comprare, stazioni senza capistazione. Pareti diroccate, muri scrostati, finestre divelte, è questo lo spazio fisico e narrativo che accoglie i monologhi carichi di poesia di un personaggio fortemente legato a questo territorio e che ha fatto del “camminare lento” un brand turistico. 

Scritto e basato su una ricerca scientifica della stessa autrice, Lucia Varasano, il documentario che ha come produttori esecutivi: Davide Colangelo e Raffaele Santangelo e per direttore della fotografia, Matteo Rea, si prefigge di far conoscere un fenomeno dalla portata mondiale del greenway ma poco conosciuto in Italia, ed in poche parole si parla di "rail-trails", "vélos-rail", "chemins du rail", "vías verdes", "railway paths" e così via in varie parti del mondo.

“Sentieri di ferro” è una puntata pilota rientrante in un progetto di produzione seriale che, percorrendo l'Italia da Nord a Sud e si propone di raccontare gli esempi più virtuosi di riconversione delle ferrovie abbandonate in greenway esplorando lentamente i paesaggi del Belpaese.

Il documentario si propone di incoraggiare l’utilizzo della bicicletta e delle altre modalità di mobilità dolce (a piedi, a cavallo ecc.) come mezzi per scoprire ed esplorare il territorio contribuendo alla conservazione del paesaggio e dell’ambiente naturale.

Numerosi governi, associazioni e cittadini di tutto il mondo, infatti, sono a lavoro con l’obiettivo di costruire reti di mobilità dolce realizzate attraverso la valorizzazione di antichi tracciati in disuso che diventano elementi chiave per promuovere il miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita, il turismo sostenibile e responsabile e le forme di sviluppo locale ad impronta ecologica zero.

La DIGITAL LIGHTHOUSE è una Entertainment & Media House operante nei settori Cinematografico, dell’Advertising, dei Beni Culturali e dei Videogiochi che con l’impiego di strumentazione all’avanguardia e metodologie di lavoro innovative e soprattutto grazie ad un network di partnership consolidato con centri di ricerca e università europee, progettano e realizzano progetti narrativi originali con forti connessioni a tematiche scientifiche, culturali e naturalistiche e studiamo come concepire contenuti coerenti con l’evoluzione dei linguaggi e delle tecnologie di fruizione.

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