lunedì 7 novembre 2022

IL “GIALLO DI METAPONTO”. IL PUNTO SULLE INDAGINI SULLA MORTE DI GIUSEPPE MOTTOLA, L’UOMO RITROVATO SENZA VITA NELLO JONIO IL 22 OTTOBRE SCORSO

INTANTO TUTTA PALAGIANELLO (TA), LA CITTÀ DI RESIDENZA DI “PINUCCIO”, SI È STRETTA INTORNO AL FERETRO PER I FUNERALI DI UN UOMO SOLO MA AMATO DA TUTTI. DI SEGUITO LA NOSTRA NOTIZIA E L'ARTICOLO SULLE ESEQUIE CONDIVISO DA PALAGIANELLONEWS 

PINUCCIO MOTTOLA (FOTO PALAGIANELLONEWS FACEBOOK)

IL RITROVAMENTO DELLA SALMA IL 22 OTTOBRE SCORSO (FOTO TGR BASILICATA)

Continuano senza sosta da parte dei carabinieri del Nucleo operativo di Matera e degli uomini della Capitaneria di porto di Taranto sul ritrovamento, nel mae antistante Metaponto, del cadavere di Giuseppe “Pinuccio” Mottola, 59 anni, di Palagianello (TA). Ritrovamento avvenuto il 22 ottobre scorso. Nulla, tuttavia, trapela da inquirenti e investigatori anche dopo l’autopsia effettuata il 28 ottobre scorso nella sala settoria dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera sulla salma da parte del medico legale Davide Ferorelli, incaricato dal pubblico ministero Maria Christina De Tommasi. Come è morto Pinuccio Mottola? E dove? Quando? Precisiamo, a proposito, che l’indicazione sul fascicolo di “Omicidio commesso da ignoti” è stata effettuata dalla Procura di Matera proprio per poter eseguire l’autopsia. Ma all’ipotesi dell’omicidio si affiancano quella del suicidio e dell’infortunio. A Palagianello, intanto, dove Mottola viveva da solo con il sostentamento del reddito di cittadinanza e dove era benvoluto da tutti, si sono svolti i funerali con le spese della tumulazione a carico del Comune. Insomma, Pinuccio era un uomo solo ma benvoluto da tutti. Qui condividiamo l’articolo sulle esequie del giornalista Antonio Notarnicola, pubblicato su Palagianello news.

 

FOTO PALAGIANELLONEWS FACEBOOK

FONTE PALAGIANELLONEWS FACEBOOK

PALAGIANELLO

UNA FOLLA COMMOSSA HA DATO L’ULTIMO SALUTO A GIUSEPPE MOTTOLA

DI ANTONIO NOTARNICOLA

Una marea di gente, incontenibile nella chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie (patrona della comunità), pur abbastanza capiente e tantissima altra assiepata esternamente, sul sagrato antistante, ha preso parte ai funerali di Giuseppe Mottola. Per tutti Pinuccio, il 59enne trovato esanime, oltre una settimana fa, nelle acque antistanti il mare di Metaponto.

Il feretro dello sfortunato giovane è giunto direttamente dall’ospedale di Matera, dove è stata portata a termine l’autopsia disposta, come prassi in casi del genere, dal Gip Maria Christina De Tommasi, a seguito del ritrovamento casuale del corpo da parte di diportisti, in acqua, per accertarne le cause della morte.

Già qualche giorno prima che venisse effettuato il trasferimento della salma dall’ospedale al paese natio, alcuni cittadini,(conoscenti e vicini di casa del giovane, promotrice Concetta Chielli) si erano mobilitati contattando l’agenzia funebre affinchè la traslazione avvenisse nel pieno rispetto del cerimoniale previsto in casi del genere. Questo perché essendo solo lo sfortunato giovane e non avendo congiunti che potessero provvedere alle normali incombenze che precedono la tumulazione, hanno opportunamente provveduto a farsi loro carico.

Come precedentemente annunciato il rito funebre è stato celebrato dal parroco don Rocco Martucci, il quale nel corso dell'omelia ha più volte richiamato il nome del giovane scomparso, citando nel contempo, alcune celebri e significative frasi di Madre Teresa di Calcutta.

Tantissima la gente presente, come accennato in apertura, dai volti tristemente segnati da lacrime, che ha voluto dare l’ultimo saluto al giovane concittadino tragicamente scomparso, tra cui la sindaca, Maria Rosaria Borracci, unitamente ai componenti del Consiglio Comunale. Va dato atto che l'amministrazione comunale si è fatta carico della somma occorrente per la tumulazione.

In un periodo triste come questo, causa Covid, in cui anche l’appuntamento con la morte, sembra aver cambiato aspetto come se scivolasse addosso alla gente, nel senso che quasi sempre i funerali sono seguiti da poche persone, per lo più parenti prossimi, vedere tanta gente presente, come in questa circostanza, par essere già roba d’altri tempi.

Numerose sono state e ancora continuano le testimonianze di affetto verso di lui. In particolare evidenza quella del suo testimone di Cresima, Vito Gasparre, che tramite social ha affidato a conoscenti e non, le qualità e il garbo del suo cresimato drammaticamente deceduto.

Al termine della cerimonia è stato diffuso un brano Rock, musica di cui Pinuccio, era un vero e proprio cultore.

I vicini di casa di via Pisanelli, da quando circa 15 anni fa scomparve la madre, Anna Cristofaro, hanno svolto un ruolo importante e discreto nella sua vita sostenendolo in ogni sua necessità, fino al giorno della tragica scomparsa, come uno di famiglia.

Il cesto floreale (in foto) a lui dedicato posto ai piedi della bara, in occasione dell’ultimo saluto, ne testimonia la bontà di quanto poc’anzi descritto.

Inoltre, la numerosa gente qui confluita, oltre a dare l’ultimo saluto al proprio concittadino chiede che sia fatta piena luce, in termini di giustizia e verità, sulla tragica scomparsa di una persona dal garbo unico ed esemplare come Pinuccio Mottola.

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