lunedì 7 novembre 2022

SCANZANO JONICO. LA MORTE DI DONE MIHAI, UN UOMO SOLO. IL CORPO SENZA VITA DEL BRACCIANTE AGRICOLO TROVATO IL 3 NOVEMBRE SCORSO IN UN GABBIOTTO DIROCCATO DELLA STAZIONE FERROVIARIA È ANCORA NELL’OBITORIO DELL’OSPEDALE DI POLICORO

NESSUNO, SINORA, HA RECLAMATO LA SUA SALMA. CHI VUOLE RECITI UNA PREGHIERA PER UNA PERSONA CHE HA VISSUTO SULLA SUA PELLE IL DRAMMA DELLA SOLITUDINE E DELL’INDIFFERENZA. FORSE DOMANI LA SEPOLTURA A CARICO DEL COMUNE. DI SEGUITO LA NOTIZIA CON TUTTI I DATI ANAGRAFICI DI DONE  

SCANZANO JONICO. IL GABBIOTTO DELLA STAZIONE FERROVIARIA IN CUI E' MORTO DONE MIHAI

IL CIMITERO DI SCANZANO JONICO DOVE SARA' SEPOLTO DONE MIHAI: NESSUNO HA RECLAMATO LA SUA SALMA

SCANZANO JONICO – Si chiamava Done Mihai, il bracciante agricolo rinvenuto senza vita in un gabbiotto diroccato della stazione ferroviaria il 3 novembre scorso. Un uomo solo. Da vivo e da morto. Nessuno, infatti, ha reclamato la sua salma. Che si trova, pertanto, ancora nell’obitorio dell’ospedale di Policoro. Eppure ci risulta che la ricerca di un suo familiare o amico sua stata effettuata dalle istituzioni italiane tramite l’ambasciata della Romania in Italia. Già Done era romeno. Ma questo non ci pare importante una volta conosciuto il suo nome e cognome. Vicende simili alla sua, infatti, non hanno nazionalità. Una morte per cause naturali, ha decretato l’ispezione cadaverica. Tanto che non c’è stato bisogno di autopsia. Il magistrato che ha seguito il caso, pertanto, ha deliberato la consegna della salma ai… familiari. Che, al momento, non esistono. O non si sono fatti avanti. Il corpo di Done, tra l’altro, quando è stato trovato, era in avanzata fase di decomposizione. Evidentemente egli era deceduto da qualche giorno. Possibile che nessuno si sia accorto prima della sua presenza nel gabbiotto e poi della sua scomparsa? Una vittima della solitudine e dell’indifferenza. Chi vuole, leggendo queste poche righe, reciti una preghiera per lui. Oggi, forse, a spese del Comune di Scanzano Jonico, la degna sepoltura nel locale cimitero. In attesa che qualcuno reclami la povera salma.

Proprio per questo qui diamo il nome, cognome, data e città di nascita, sperando che vengano lette da chi conosceva l’uomo morto nella solitudine più assoluta nel gabbiotto della stazione ferroviaria di Scanzano Ionico, Matera, Basilicata: DONE MIHAI, NATO IL 15/02/1972 A HURDUGI (ROMANIA).

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