mercoledì 4 gennaio 2023

LO STOP ALLE CURE DELLA SANITA’ PRIVATA DI BASILICATA. “PRESSING” DI PD, AZIONE, COMUNE DI TURSI, E PAZIENTI SULLA GIUNTA REGIONALE: “RISOLVA AL PIU’ PRESTO LA CRISI”

INTERVENTI DI ROBERTO CIFARELLI E ENZO AMENDOLA (PD), DONATO PESSOLANO (AZIONE) E DEL SINDACO SALVATORE COSMA (TURSI). TUTTI INVOCANO PROVVEDIMENTI URGENTI IN GRADO DI SBLOCCARE LA VERTENZA DELLE STRUTTURE ACCREDITATE CON IL SERVIZIO SANITARIO. A RIMETTERCI, INFATTI, SONO I MALATI. DI SEGUITO GLI INTERVENTI INTEGRALI

 
ROBERTO CIFARELLI

ENZO AMENDOLA

FONTE UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE

SANITÀ PRIVATA, CIFARELLI: "REGIONI AFFRONTI SITUAZIONE DI CRISI"

IL CAPOGRUPPO PD E IL COMMISSARIO PD, AMENDOLA, INVITANO IL PRESIDENTE BARDI E L’ASSESSORE FANELLI A EFFETTUARE UN INTERVENTO RISOLUTIVO DEI CREDITI VANTATI DALLE STRUTTURE PER LE PRESTAZIONI EROGATE NELL’ULTIMO TRIMESTRE DEL 2022

"E’ ora che il Governo regionale prenda coscienza della insostenibilità della situazione della sanità lucana sia essa pubblica che privata". E’ quanto dichiarano l’On. Enzo Amendola, Commissario del Pd di Basilicata ed il Capogruppo in Regione Roberto Cifarelli.

"Stante l’attuale situazione degli ospedali lucani e della medicina del territorio, ancor più dopo l’ipotesi di riorganizzazione attraverso l’accorpamento dei Distretti sanitari, il diritto alla salute dei cittadini è messo seriamente in discussione. A tutto ciò - proseguono gli esponenti del Pd lucano - si aggiunge la crisi in cui versa la sanità privata a causa della insufficienza delle risorse messe a loro disposizione dalla Giunta regionale. Un quadro drammatico che senza un intervento immediato rischia di aggravarsi ancora di più nelle prossime settimane. Il blocco delle attività delle strutture private accreditate - continuano Amendola e Cifarelli -, stanno allungano ancor di più le già insopportabili liste di attesa. Il rischio è la paralisi totale di una situazione che non ha precedenti in Basilicata e per la quale la responsabilità è da addebitare esclusivamente alla incapacità politica ed amministrativa di un centrodestra che ha anteposto lo spoil system alle reali esigenze di programmazione in un comparto delicatissimo. Le manifestazioni sui territori dei cittadini, dei sindacati e, da ultimo, la clamorosa protesta della sanità privata sanciscono una frattura tra società lucana e Governo regionale difficilmente sanabile in tempi brevi.

"Occorrerebbe un intervento strutturale attraverso un nuovo piano sanitario regionale, piuttosto che interventi tampone. Per intanto - concludono il Commissario ed il Capogruppo del Pe di Basilicata - invitiamo il Presidente Bardi e l’Assessore Fanelli ad affrontare con immediatezza il grido di dolore che proviene dalle organizzazioni della sanità privata mediante un intervento risolutivo dei crediti vantati dalle strutture per le prestazioni erogate nell’ultimo trimestre del 2022 e che rassereni gli animi anche per il 2023. Il Partito Democratico di Basilicata è al fianco dei cittadini e del personale della sanità pubblica e privata che non meritano tanto pressappochismo quando non si tratta di vera e propria indifferenza".

DONATO PESSOLANO

FONTE UFFICIO STAMPA AZIONE

·                     STOP PRESTAZIONI SANITÀ PRIVATA, PESSOLANO (AZIONE): BARDI RISOLVA AL PIÙ PRESTO LA CRISI, I LUCANI NON POSSONO ASPETTARE ALTRO TEMPO

·                     “Lo stop alle prestazioni della sanità privata è il modo peggiore per iniziare questo 2023. L’enorme disagio che questa situazione sta creando ai cittadini lucani, già duramente provati dalle infinite liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, deve essere risolto in tempi ragionevolmente brevi. Come diciamo ormai da tempo, non è solo con la logica dei bonus e qualche spot televisivo che si risolveranno i problemi dei lucani ma serve un radicale cambiamento nelle politiche sociali, di cura e negli investimenti strategici per il futuro. Ci auguriamo che l’esecutivo regionale possa porre immediato rimedio a questo stallo anche se sulla Sanità, così come su altri dossier, Bardi ed i suoi quattro governi regionali hanno già dato ampia prova di inefficienza e di non avere alcun interesse del bene dei lucani.”

SALVATORE COSMA

FONTE UFFICIO STAMPA COMUNE DI TURSI

IL SINDACO COSMA SU PRESTAZIONI SANITARIE EROGATE A PAGAMENTO: "IL DIRITTO ALLA SALUTE NON PUÒ ESSERE NEGOZIABILE."

In un tempo ormai lungo dove si continua ad essere schiacciati da sacrifici e si ha difficoltà a rialzarsi, dove la pandemia non si è ancora conclusa e il rincaro dei costi di beni primari ed essenziali la fanno da padrone, assistiamo ad un ulteriore e lacerante colpo a danno dei cittadini lucani.

Stop alle cure!

Si è proprio il tema salute ad essere colpito. Dopo mesi che le strutture sanitarie private, ma accreditate al SSN, non ricevono le remunerazioni previste per le prestazioni erogate, decidono - legittimamente - di sospendere i servizi, ovvero di continuarne l'erogazione soltanto a pagamento.

Non ricevere, da mesi, il corrispettivo economico delle prestazioni specialistiche effettuate ha generato instabilità economica a danni delle imprese, che per effetto immediato, laddove mancheranno soluzioni, si ripercuoterà sui lavoratori.

Le aziende a rischio chiusura e gli operatori sanitari a rischio perdita di lavoro sono davvero tante, la criticità avrà effetto sull'intero sistema delle famiglie.

Risulta inadeguata, sterile ed ingiusta ogni parola verso chi necessita di quelle cure, spesso anche indispensabili ad affrontare la vita giorno per giorno, verso chi viene privato della propria dignità di "malato".

Malati oncologici, pazienti affetti da particolari patologie che devono monitorare quotidianamente i propri valori ematici, si ritrovano dinanzi alla negazione di un loro diritto, il più importante: la salute.

Questo non può accadere per incapacità di programmazione e di governance, per responsabilità di chi amministra. Sono troppo pesanti, questa volta, le mancanze che il Governo Lucano ha posto sulla bilancia.

Che si intervenga immediatamente e si trovino le giuste soluzioni a riparare il danno perpetuato in questi mesi e si garantiscano al cittadino le cure, di cui ha diritto, nei termini previsti dal SSN.

Che si sentano responsabili chiunque è parte o com-parte di quanto, nel silenzio e quasi nell'indifferenza, si sta consumando nelle ultime ore. Una vicenda inverosimile che invece di riempire gli occhi di lacrime chi sta subendo, dovrebbe far piegare la testa per la vergogna a chi sta agendo in maniera irresponsabile ed indegna.

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