martedì 7 marzo 2023

UCCISE LA MOGLIE A MARTELLATE. PER UN 72ENNE LUCANO, GIOVANNI LAGUARDIA, PENA A 23 ANNI DI CARCERE CONFERMATA IN APPELLO

L’UXORICIDIO A RIMINI IL 26 OTTOBRE 2020. L’UOMO TOLSE LA VITA ALLA MOGLIE UCRAINA, VERA MUDRA, ALLORA 61ENNE. LA NOTIZIA RIPORTATA NELL’EDIZIONE ODIERNA DE LA NUOVA DEL SUD

FOTO LA NUOVA DEL SUD

 
 E’ stata confermata in appello la condanna a 23 anni di reclusione per Giovanni Laguardia riconosciuto colpevole di aver ucciso la moglie, Vera Mudra, 61 anni, di nazionalità ucraina, a Rimini, il 26 ottobre del 2020. L’uomo, oggi 72enne, pensionato, ex idraulico, è originario, a quanto riportato a La Nuova del Sud oggi in edicola, di Stigliano ma si era trasferito da molti anni nella città della riviera romagnola. Laguardia tolse la vita alla moglie, uccidendola a martellate, nel sonno. Poi, chiamò lui stesso il 112. Giustificò il suo gesto con l'esasperazione per le continue richieste di denaro avanzate dalla donna, che necessitava di soldi da inviare ai figli rimasti in Ucraina. Il ricorso in appello, da parte degli avvocati del pensionato lucano, Andrea Mandolesi e Linda Andreani, si è incentrato sulla perizia psichiatrica che aveva accertato il pieno possesso, da parte dell'imputato, delle sue facoltà mentali, la notte dell'omicidio. Insomma, nessun disturbo della personalità o vizio di mente. Gli avvocati della difesa, però, hanno contestato il contenuto della perizia e l'accuratezza degli accertamenti psichiatrici condotti su Laguardia, chiedendone l'assoluzione, per vizio di mente, o una riduzione della pena. La Corte di assise di appello di Bologna, invece, ha confermato la condanna inflitta in primo grado al 72enne. La famiglia della vittima si è costituita parte civile.

Nessun commento:

Posta un commento