sabato 8 aprile 2023

ECCOVI SUA MAESTÀ LA FRAGOLA! “UNA PRODUZIONE DEL TERRITORIO. PERCHE’ CANCELLARE IL METAPONTINO?” IL MIO EDITORIALE SU LA GAZZETTA DI BASILICATA SULLA DENOMINAZIONE IGP DEL PRODOTTO DI ECCELLENZA DELL’ARCO JONICO LUCANO

FRAGOLA DI BASILICATA IGP È UNA OPERAZIONE DI MARKETING CHE FALSIFICA IL TERRITORIO DI PRODUZIONE ESTENDENDOLO A TUTTA LA REGIONE E NON AL SOLO AREALE DI PRODUZIONE. APPELLO A SOSTENERE FRAGOLA DEL METAPONTINO IGP A COMUNI, AGRICOLTORI, OPERATORI TURISTICI, ASSOCIAZIONI, CITTADINI. FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE!!! DI SEGUITO L’ARTICOLO INTEGRALE  



FONTE LA GAZZETTA DI BASILICATA

Di FILIPPO MELE, giornalista e blogger

Sua maestà la fragola è al centro di una disputa. Che solo all’apparenza è letterale o campanilistica. Di cosa si tratta? Della richiesta inoltrata agli organismi interessati di Fragola di Basilicata Igp (Indicazione geografica protetta). Giusto? Sbagliato? Per chi scrive è sbagliato. La zona di produzione, infatti, comprende nove Comuni dell’arco jonico lucano. Da qui, lapalissiano, Fragola del Metapontino Igp. Come del resto, dicono, le Igp in essere di Basilicata: canestrato di Moliterno, fagiolo di Sarconi, olio lucano (prodotto, però, in tutta la regione), pane di Matera, peperoni di Senise. Tutti dovrebbero cambiare la loro denominazione in Igp della Basilicata? Ma perché Fragola di Basilicata Igp? Perché la denominazione Basilicata sarebbe più conosciuta rispetto a Metapontino. Insomma, si tratta di una pura operazione di marketing a discapito della verità produttiva e territoriale. A chi giova un’operazione del genere? Non ai Comuni dove la fragola effettivamente viene prodotta. Secondo l’ipotesi marketing la denominazione Metapontino non sarà mai conosciuta. Una cassetta di fragole nei mercati del Nord Italia e d’Europa è come una cartolina. Chi la riceve conosce o va a studiarsi il territorio di origine. Ecco perché Fragola Igp del Metapontino. Come peperone di Senise, pane di Matera, e via elencando. Il contrario sarebbe un falso. Ne tengano conto i promotori, la Regione, il Ministero dell’agricoltura, la stessa UE. Come finirà? Finirà che gli “idioti romantici”, come sono stati definiti quanti si battono per Fragola igp del Metapontino, continueranno nella loro battaglia. Sperando che con loro si schierino amministratori locali, agricoltori liberi dalla “pastoie” sindacali e di Organizzazioni di produttori, gli operatori turistici interessati al “viaggio” della denominazione Metapontino, le associazioni, i singoli cittadini.

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