venerdì 28 aprile 2023

SCANZANO JONICO. MIGRANTI IN BASILICATA. IL CSERES ATTACCA: “URGENTE LA REALIZZAZIONE DELLA CITTÀ DELLA PACE FINANZIATA DA 2 ANNI E FERMA ALLA REGIONE PER QUESTIONI SUGLI APPALTI”. MA NEL CENTRO DEL METAPONTINO NON SI PARLA PIÙ DI QUEL PROGETTO. NEANCHE IN CAMPAGNA ELETTORALE

PIETRO SIMONETTI: “E L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI (ANCI) SUL PROGETTO INCAS SULLA EMERGENZA CAPORALATO HA FATTO UNO SPOT. LA REGIONE ESCLUSA NEL 2022 DALL’UTILIZZO DI FONDI PER GLI ALLOGGI AI LAVORATORI STRANIERI”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE    

SCANZANO JONICO. IL CANTIERE BLOCCATO DELLA CITTA' DELLA PACE



FONTE CSERES (CENTRO STUDI E RICERCHE ECONOMICHE E SOCIALI)

E' noto nel 2022 la Basilicata fu esclusa dall'utilizzo dei finanziamenti predisposti dal Ministero del lavoro per la realizzazione di alloggi per i lavoratori migranti.

le amministrazioni comunali italiane, in particolare del Sud, hanno risposto alla richiesta Ministeriale e dell'Anci nazionale per usufruire dei 200 milioni del PNRR disponibili ad eccezione dei Comuni Lucani.

Il progetto non riguardava i centri di accoglienza ma la realizzazione di appartamenti e servizi.

Dalla Basilicata nessuna richiesta, nonostante gli innumerevoli solleciti effettuati anche verso Anci.

Persi almeno 12 milioni di euro gran parte per Metapontino ed il Bradano

La Regione non svolse nessuna iniziativa, a differenza delle altre che hanno organizzato incontri, conoscendo da tempo l'iniziativa del Ministero e le esigenze, i bisogni dei lavoratori.

Una ennesima vicenda che fotografava la distanza, sempre larga tra i bisogni dei lavoratori, compresi i migranti, e la gestione pubblica degli interventi per il diritto al lavoro ed alla casa.

Nessuna proposta da Bernalda, che ha vissuto il dramma della Felandina, Palazzo e da altri Comuni che conoscono la vita dei senza casa e dello sfruttamento lavorativo

La vicenda dei 200 milioni del Pnrr stanziati per gli alloggi, ripartiti da una proposta dell'Anci nazionale (Cittaitalia) a seguito di una convenzione con il Mistero del lavoro per il progetto InCas, ha fruttato alla associazione diversi milioni per assistenza tecnica ai Comuni per progettazioni, monitoraggi e varie. Questo progetto scadrà il prossimo agosto. Non si conoscono al momento gli avanzamenti e le misure concrete attuate.

Dopo le proteste per l'esclusione della regione dai finanziamenti il Ministero e l'Anci promisero il recupero dei fondi e l'inserimento di Lavello nella lista dei comuni prioritari nel progetto.

In sostanza la misura si è concretizzata con una consulente di Roma e collaborazioni locali per la stesura di un documento di analisi e ipotesi di lavoro, nulla di più e nessuna risorsa finanziaria recuperata.

Mercoledì scorso alcuni dirigenti dell'Anci nazionale e locali, protagonisti della gestione devastante della esclusione Lucana, assieme al Sindaco uscente di Lavello, in un incontro a Potenza, hanno detto che il progetto di Lavello e' il primo che parte in Italia.

Nell'incontro per affrontare "la tematica o la problematica dei migranti" nessuno ha detto che il progetto al momento non ha risorse finanziarie. Si vedrà in seguito, con la prossima programmazione UE.

Uno spot, un momento di comunicazione pubblicitaria.

In realtà un modo per recuperare le risorse perse c'e'. Mercoledì nessuno si e' soffermato su che fare. A parte l'intervento del Prefetto di Potenza che ha chiesto la urgente realizzazione del Centri di Gaudiano, Boreano (aggiungiamo Scanzano) finanziati da oltre due anni con il PON Legalità' e fermi per responsabilità della Regione per questioni legate alla esecutività dei progetti e quindi gli appalti.

Le risorse Pnrr si potrebbero recuperare attraverso un confronto serrato con il Ministero del lavoro per fatto che molti Comuni assegnatari di fondi non stanno utilizzando le risorse. Ecco la necessità di un incontro in Prefettura con Regione e Ministero del lavoro e parti sociali.

Il tempo stringe per il recupero dei Fondi Pnrr e la spesa dei fondi del PON Legalità' oltre alla apertura del Centro di Palazzo, e misure per il Metapontino.

In sostanza meno spot e reclame piu' lavoro per attuare gli interventi programmati e già finanziati.

Pietro Simonetti 

CSERES

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