mercoledì 5 aprile 2023

NO TRIVELLE IN BASILICATA. L’ENI HA CHIESTO LE AUTORIZZAZIONI PER DUE POZZI IN LOCALITÀ CIVITA DI MARSICOVETERE (PZ)

NOSCORIE TRISAIA E MED NO TRIV PREANNUNCIANO OPPOSIZONE E CHIEDONO A REGIONE, COMUNE DI MARSICOVETERE ED ENTE PARCO DELL’APPENNINO LUCANO DI ESPRIMERE IL LORO DINIEGO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE NOSCORIE – MED NO TRIV

ENI CHIEDE NUOVE AUTORIZZAZIONI  PER DUE POZZI IN LOCALITÀ CIVITA DI MARSICOVETERE (PZ)

Si comunica che Eni ha attivato presso il Ministero dell’ambiente e dell’energia in data 20 Marzo 2023 la procedura amministrativa preliminare, propedeutica all’istanza VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per la realizzazione di area cluster per due nuovi pozzi in località Civita di Marsicovetere denominati “Cerro Falcone 7” e “Sant’Elia 1” che insisterebbero sull’area di località Civita di Marsicovetere dove doveva essere ubicato il pozzo "Alli 5" bocciato dall'ex Giunta Regionale della Basilicata con D.G.R. n. 1321 del 20/12/2018 con procedimento archiviato nel 2019 dal Ministero dell'Ambiente, dopo le presentazione delle osservazioni/opposizioni da parte delle Associazioni-Comitati. 
https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Info/9716

Nel preannunciare le proprie osservazioni/opposizione alla nuova istanza VIA per i pozzi "Cerro Falcone 7 e Sant'Elia 1"  così come è stato fatto per il pozzo “Alli 5 “non appena verrà pubblicata la relativa procedura dal Ministero dell'Ambiente e dell'Energia, si chiede alla Giunta Regionale, al suo Presidente, Vito Bardi, all’assessore all’ambiente Latronico, al Sindaco del Comune di Marsicovetere e all’Ente Parco Appennino Lucano, di esprimere diniego amministrativo preliminare all’istanza. 

https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1817/3195?pagina=11

L'area cluster con nuovi pozzi in località Civita avrebbe un significativo impatto ambientale sulle idrostrutture di profondità e di superficie sottese al sistema denominato “Torrente Molinara”, affluente del fiume Agri che presenta tra l’altro sorgenti che servono il locale acquedotto di Villa d’Agri, per il rischio sismico elevato e l’impatto sulle attività di aziende agrituristiche e biologiche ivi presenti e sull'area archeologica limitrofa della "Civita di Marsicovetere" che costituisce un emergenza ambientale ancora inesplorata, di grande rilievo scientifico, culturale e paesaggistico della Val d’Agri.

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