L’EX SINDACO DI MONTALBANO
JONICO ERA TRA I TRE FINALISTI CON IL SUO SAGGIO “"ENRICO MATTEI.
COSTRUIRE LA SOVRANITÀ ENERGETICA: DAL GATTINO IMPAURITO AL CANE A SEI
ZAMPE". DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE LEONARDO GIORDANO FACEBOOK
GRANDE SODDISFAZIONE
Ieri, al Teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo, si è tenuta la finale del Premio Letterario Internazionale "Antonio Semeria-Casinò di Sanremo" cui ho partecipato col mio saggio "Enrico Mattei. Costruire la sovranità energetica: dal gattino impaurito al cane a sei zampe" rientrando tra i tre finalisti della sezione "saggistica".
Alla finale, per ognuno dei tre autori, è stata letta da attori professionisti una pagina e ciascuno dei tre finalisti per 5 minuti ha recensito il proprio volume. Sono risultato secondo e, durante lo spoglio, ci sono stati momenti in cui la contesa era, come si suol dire, testa a testa. Numerosi sono stati gli attestati di stima da parte di spettatori e componenti della giuria popolare.
Alla serata hanno dato lustro Pupi Avati (premio alla carriera), Marina Valensise, Carlo Miccichè (Gran Trofei). Ha condotto la serata Mauro Mazza, già direttore del TG1, del Tg2 e di Rai 1. Un plauso a Marzia Tarufi, Carlo Sburlati e tutti gli altri promotori ed organizzatori del Premio "A. Semeria - Casinò di Sanremo".
FONTE CIRCOLO CULTURALE L’ARCO
Leonardo Giordano, già sindaco di Montalbano Jonico per 10 anni, consigliere regionale e dirigente scolastico in pensione, ha concorso nella finale di Sanremo del Premio Letterario Internazionale "A. Semeria-Casinò di Sanremo" con due altri finalisti: Giulio Dellavite con “Elogio della normalità” (Mondadori editore) e Giacomo Sartori con “Coltivare la natura” (Kellermann). A questa edizione hanno partecipato ben 200 opere. Tra i vincitori delle passate edizioni si annoverano i nomi di autori noti come Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani, Stefano Zecchi, l’italianista Francesco Sabatini, i registi Pierfrancesco Pingitore ed Enrico Vanzina.
Per la sezione “Gran Trofei”, nella stessa serata saranno premiati Pierangelo Buttafuoco con “Son cose che passano (Nave di Teseo), Luciano Violante con “La democrazia non è gratis” (Mondadori) e Marina Valensise con “Sul baratro” (Neri Pozza).
Il saggio di Leonardo Giordano dedicato ad Enrico Mattei è uscito in occasione del sessantesimo anniversario della tragica e misteriosa morte del grande manager marchigiano ed è stato presentato in numerosi incontri in tutta Italia. In esso Giordano ricostruisce la complessa personalità del fondatore dell’Eni rivelandone anche aspetti e sfaccettature spesso trascurate dalla saggistica precedente, quale il Mattei cultore di urbanistica e architettura, il Mattei grande comunicatore a dispetto della fama di essere stato oratore impacciato e poco efficace, il Mattei pedagogista che crea nella Scuola di Studi Superiori sugli Idrocarburi di San Donato Milanese un istituto di alta formazione avente lo scopo di formare i quadri dirigenti dell’Eni in quanto “persone manager”.
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