martedì 5 settembre 2023

SACERDOTI. TUTTE LE NUOVE NOMINE DELLA DIOCESI DI MATERA-IRSINA E TRICARICO RESE NOTE DALL’ARCOVESCOVO DON PINO CAIAZZO IN UNA SUA LETTERA AL CLERO

LE NOMINE ENTRERANNO IN VIGORE DALL’ 01 OTTOBRE 2023, FESTA DI S. TERESINA DI LISIEUX, PATRONA DELLE MISSIONI. DI SEGUITO LA NOTIZIA  INTEGRALE


FONTE UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI DIOCESI DI MATERA-IRSINA

MATERA, 04 SETTEMBRE 2023

Al Clero

dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina

e della Diocesi di Tricarico

Carissimi,

prima di rendere note le nuove nomine, che interessano le nostre Chiese di Matera-Irsina e di Tricarico, sento di inviare a voi tutti questo pensiero.

Ringrazio Dio perché ci siete! Siete una ricchezza per l’intera Chiesa e in particolare per il nostro territorio diocesano, diventato da febbraio uno dei più vasti d’Italia.

Ringrazio ognuno di voi e in particolare chi, vedendo le difficoltà, le nuove esigenze e sfide, si è reso disponibile, rimettendo il mandato precedentemente ricevuto nelle mie mani, a disposizione completa in questa nuova strada pastorale che il Signore ci ha aperto. A qualcuno di voi ho chiesto la carità di darmi tempo di riflettere ancora un anno. Da qui a breve ci saranno i primi movimenti da una Diocesi all’altra.

Ringrazio chi, rinunciando al ministero di parroco, ha dato la sua completa disponibilità nel seguire il cammino sinodale e, quindi, quello di tutte le comunità parrocchiali.

Ringrazio chi, dopo tanti anni di servizio negli uffici di Curia, ha chiesto di essere affiancato da altri confratelli presbiteri, diaconi o laici, per poi lasciare definitivamente il proprio incarico secondo le normative vigenti nella Chiesa nazionale e regionale: non più di due mandati consecutivi.

Ringrazio Dio per la presenza dei religiosi. Una ricchezza eccezionale! Quest’anno saranno tre le nuove comunità che inizieranno il loro ministero in mezzo a noi.

So benissimo che ogni cambiamento non è mai facile. Costa fatica, sofferenza, sia al presbitero che alla comunità parrocchiale. Chi ha fatto questa esperienza ha sempre sperimentato che, alla fine, se colta nella volontà di Dio e nella risposta al mandato di Gesù Maestro e Signore, è un dono prezioso per la sua vita e dell’intero presbiterio, ma anche delle stesse comunità.

Rimettersi in gioco significa aprirsi alla novità dello Spirito che ci indica strade nuove da percorrere, lasciando agire la grazia divina che crea, attraverso di noi, nuove relazioni.

Rimettersi in gioco, senza personalismi o calcoli di convenienza, rende il nostro ministero sempre più ricco e fecondo. Diversamente assisteremmo ad un appiattimento dove la sterilità la farebbe da padrona.

Fare un passo nuovo significa fidarsi di Dio: «Non temere, io sono con te» (Is 4,10.13; 43,1.5; 44,2), e sperimentare che «tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno» (Rm 8, 28).

Vi invito a tener presente quanto riportato nell’ultima lettera pastorale che ho scritto per voi (Apostoli per vocazione, servi di Gesù Cristo (Rm 1,1),…collaboratori di Dio (1 Cor 3,9; 2 Cor 6,1). «Preti chiamati ad accogliere la sfida della fraternità, nella novità che ci suggerisce lo Spirito Santo»). Ne riporto un passaggio: «Più attraversiamo il tempo e più ci convinciamo che la nostra vita è posta sulla Parola di Dio. Questo significa che nessuno è prete per occupare un posto fisso, una sistemazione. Ciò vale per gli impiegati statali, per gli assunti al lavoro, ma non per il prete che vive la sua missione a tempo indeterminato ma, nelle funzioni ministeriali, a tempo determinato. Infatti Paolo dice di essere “apostolo di Gesù Cristo”, cioè suo delegato; ma anche “Servo di Gesù Cristo”, cioè posto totalmente al suo servizio.

Qualsiasi altro interesse personale passa in secondo piano: prima il bene della Chiesa. Il resto non fa parte della missione sacerdotale ma sfocia in personalismi che potrebbero trasformarsi in idolatria: dipendenza dai soldi, legami affettivi malati, l’io che prende il posto di Dio, un culto della persona coltivato, a volte, senza una vera consapevolezza.  Nessuno di noi è esente da queste tentazioni. Sempre nel tempo duro e triste della pandemia, abbiamo sicuramente riscoperto la nostra vera identità di presbiteri: “Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola” (At 6,4). Sappiamo benissimo che le tante cose da fare ogni giorno, se pur importanti, ci distolgono dal nostro compito primario che è pregare per i fedeli a noi affidati e annunciare la Parola. Che non manchi mai durante la giornata un tempo di silenzio, di deserto, davanti al S. Sacramento e sentire il suo respiro, la sua dolcezza, il suo soffrire e gioire per l’umanità: è, d’altronde, quanto viviamo quotidianamente. Ma in quel silenzio ritroviamo la carica per riprendere con più entusiasmo la nostra missione».

E ancora: «S. Agostino ci ricorda: Fecisti nos ad te et inquietum est cor nostrum donec requiescat in te (Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te). Ogni sacerdote trova che nel Cuore di Dio vi è il suo rifugio, la salvezza, il posto dove abitare. In questa casa si sperimenta di essere amati e si trova la pace, mentre attorno a noi i flutti del mondo si agitano contro la Parola che annunciamo. Da Dio veniamo e a Dio siamo chiamati a ritornare vivendo, già su questa terra, il cielo che è disceso».

Infine vi invito a sostenere il mio ministero episcopale e ad aiutarmi a fare la volontà di Dio sempre e comunque. Vi assicuro che quest’anno, per tutte le novità che il Signore mi ha riservato, non è stato e non è facile. Mi sono fidato di chi mi ha voluto e inviato in mezzo a voi. Lo faccio con entusiasmo e gioia chiedendo a Dio che non venga mai meno il mio “si”. Confido molto nel vostro aiuto e sostegno.

La Madonna che veneriamo sotto i dolci titoli a noi tanto cari, ci preceda e ci aiuti a tenere sempre acceso l’entusiasmo nella nostra missione pastorale. I santi Eustachio, Pancrazio, Eufemia, Potito e Giovanni da Matera, insieme al Venerabile Mons. Raffaello delle Nocche e alla Serva di Dio Maria Marchetta preghino per noi e per le nostre Chiese.

Vi abbraccio e benedico tutti.

Don Pino

 

NOMINE 2023

TRICARICO

1.     D. Giuseppe Di Perna            Delegato vescovile Clero e vita religiosa

2.     D. Antonio Mattatelli             Esorcista Tricarico e Matera-Irsina                                                      Grassano Scalo

3.     D. Antonio Mattatelli            Parroco Grassano Scalo

4.     D. Giacinto Di Sanzo             Cappellano Ospedale e Casa anziani                                            Tricarico

5.     D. Mario Antonio           Parroco - Montemurro

6.     D. Colman Ahanatu               Amministratore - Gorgoglione

7.     D. Michele Francabandiera   Parroco S. Potito - Tricarico

8.     Diac. Antonio Martelli           Collaboratore a Stigliano

9.     Vice Cancelliere                    D. Paolo Di Nota

10.   Vice Economo                       D. Domenico Fanuele

11.   Vice Direttore Caritas            D. Francesco Saverio Lauciello

NUOVO COLLEGIO CONSULTORI

1.     Mons. Nicola Urgo

2.     D. Giuseppe Di Perna

3.     D. Nicola Balzano

4.     D. Gaetano Grippo

5.     D. Vincenzo Cantore

6.     D. Giovanni Troilo

NUOVO CONSIGLIO DIOCESANO AFFARI ECONOMICI

1.     D. Giovanni Grassani (Economo Diocesano)

2.     D. Domenico Fanuele (Vice Economo)

3.     Maglietta rag. Domenico

4.     Ferri ing. Nicola

5.     Malvinni geom. Mario

NUOVO CONSIGLIO PRESBITERALE

Di diritto

1.     Mons. Nicola Urgo (Vicario Generale)

2.     D. Nicola Balzano (Vicario Giudiziale)

3.     D. Alessio Cafarelli (uff. Catechistico)

4.     D. Domenico Fanuele (Uff. Liturgico)

5.     D. Giuseppe Molfese (Uff. Caritas)

Eletti

1.     Trolio D. Giovanni

2.     Volpe D. Marco

3.     Cantore D. Vincenzo

4.     Barbarito D. Francesco

5.     Ukotia D. Romao

Scelti dal Vescovo

1.     D. Giuseppe Di Perna

2.     D. Paolo Di Nota

3.     D. Nicola Soldo

 

MATERA-IRSINA

1.     D. Antonio Polidoro                       Rettore Seminario interdiocesano regionale

2.     D. Giuseppe Tarasco                      Cappellano regionale della Polizia di Stato

3.     D. Antonio Polidoro                       Responsabile migranti

4.     D. Angelo Tataranni                       Direttore Caritas Diocesana con Equipe precedente e Presidente Mensa della fraternità “D. Giovanni Mele” confermati

5.     D. Nicola Gurrado                 Economo Diocesano

6.     D. Francesco Saverio Lauciello    Parroco SS. Annunziata – Scanzano

7.     D. Angelo Gioia                             Collaboratore parrocchiale Scanzano

8.     D. Angelo Gioia                             Responsabile unico AC Diocesana

9.     D. Angelo Gioia                             Guida spirituale Pastorale familiare

10.   D. Pasquale Giordano                    Amministratore S. Pietro Caveoso - Matera

11.   Comunità dei Verbiti                     Madonna del Carmine –Tinchi

12.   Comunità Missionari Servi dei poveri (Bocconisti) Accolti nella Parrocchia dell’Addolorata in Matera, saranno a disposizione della Diocesi

13.   Comunità Francescani Eremiti      Abbazia S. Antonio - Grottole

14.   D. Joy Abraham Tudikkarot          Vicario parrocchiale S. Vincenzo De Paoli – Matera (La Martella)

15.   D. Gerardo Forliano e D. Nicolino Mensano                Amministratori Cattedrale - S. Francesco – S. Agostino Irsina (fino a maggio, quando arriverà il nuovo parroco)

16.   D. Ennio Tardioli                   Collaboratore S. Giovanni Battista - Matera

17.   Diac. Davide Fusiello                    Collaboratore S. Michele Arcangelo – Pomarico

18.   Fra Sergio Tagliente                      Cappellano dell’Ospedale “S. Maria delle Grazie” in Matera

19.   Fra Nicola Langone                       Rettore del Santuario “La Palomba” - Matera

Tutte le nomine entreranno in vigore dall’ 01 ottobre 2023, festa di S. Teresina di Lisieux, patrona delle missioni.

 

P.S.:

1. Quanto prima, avendo già finito il mandato, saranno eletti il Nuovo Consiglio Presbiterale e il nuovo Collegio dei Consultori dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina.

2. Altre nomine saranno rese note nel corso dell’anno pastorale.

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