sabato 7 ottobre 2023

RESIDUO DI PENA E VIOLAZIONE DEL REGIME DEGLI ARRESTI DOMICILIARI

DUE ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI POTENZA

SENISE-GENZANO DI LUCANIA: 2 ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI

Nella giornata di ieri i Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, nel corso della quotidiana azione di controllo del territorio finalizzata a prevenire e reprimere i reati in genere, per dare esecuzione a due distinti provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, hanno tratto in arresto due soggetti. Nello specifico:

-       I militari della Stazione di Senise, in esecuzione di un’ordinanza di espiazione di pena detentiva in regime di arresti domiciliari, hanno tratto in arresto un 41enne del luogo, condannato dal Tribunale di Roma per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, commessi, in un recente passato nella stessa capitale. L’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, dovrà ora e espiare un residuo di pena detentiva di anni 4, mesi 2 e giorni 13 di reclusione, in regime di detenzione presso la propria abitazione.

-       I militari della Stazione di Genzano di Lucania, nella nottata appena trascorsa, hanno dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Corte di Appello di Bari, nei confronti di un 38enne del foggiano. L’uomo, al momento dell’esecuzione del provvedimento, si trovava già in regime di arresti domiciliari presso una comunità terapeutica del potentino, in seguito al suo arresto, avvenuto nel mese di marzo 2023 in Bari, per il reato di furto aggravato. Il provvedimento si è reso necessario a seguito delle reiterate violazioni alle prescrizioni imposte dalla misura a cui lo stesso era sottoposto ed accertate dai militari dell’Arma attraverso mirati servizi di prevenzione e repressione svolti nell’ambito del proprio territorio di competenza. È opportuno ricordare che il procedimento penale a suo carico è tutt’ora in corso e, pertanto, sussiste il principio di presunzione di innocenza dell’indagato fino a che non intervenga la condanna definitiva.

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