sabato 11 novembre 2023

ESCLUSIVO! SCANZANO JONICO. IN LIBERTA’ ALDO, ROSSANA E LEO DE PASCALIS E LA MOGLIE ANTONIETTA RIZZELLO. ERANO INDAGATI NELLA OPERAZIONE CAGNOTTA DEL 21 MARZO SCORSO

LA CORTE DI CASSAZIONE HA ANNULLATO L’ORDINANZA CHE NE DISPONEVA L’ARRESTO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE




SCANZANO JONICO – “Il tribunale collegiale penale di Matera, con ordinanza del 9 novembre 2023, in conseguenza dell’annullamento da parte della Corte di Cassazione in data 25 ottobre 2023 della ordinanza che ne disponeva l’arresto, ha disposto la remissione in libertà di Aldo De Pascalis, Rossana De Pascalis, Leo De Pascalis e Antonietta Rizzello”. E’ quanto ha reso noto l’avvocato difensore, Vittorio Faraone, precisando anche che il procedimento relativo alla scarcerazione della famiglia di imprenditori del settore ortofrutticolo del Metapontino è quello relativo all’operazione condotta il 21 marzo scorso dalla Guardia di finanza di Policoro, su disposizione della Direzione Distrettuale antimafia di Potenza, denominata Cagnotta.

Il legale è stato lapidario nella sua informazione ma qui tutti ricordano quanto accadde nella notte del blitz. Diciassette indagati in totale, con 60 uomini delle “Fiamme gialle” impegnati e con il supporto di un elicottero. Furono interessate ben 11 province italiane, Matera, Milano, Torino, Firenze, Roma, Pescara, Napoli, Bari, Brindisi, Lecce e Catanzaro. Le accuse, a vario titolo fra i diversi indagati: associazione a delinquere, peculato, riciclaggio ed autoriciclaggio.

Nel dettaglio, le misure chieste e ottenute dalla Pm antimafia Anna Gloria Piccininni riguardarono 4 arresti in carcere e 4 ai domiciliari. Ad 1 persona fu applicata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Per la Procura di Potenza i De Pascalis, attraverso commercianti compiacenti, rivendevano frutta e verdura della propria azienda, sottoposta a commissariamento dai magistrati dal 2021. Azienda che era finita nel mirino della Procura antimafia poiché ritenuta strumento per riciclare i proventi del traffico di droga. Ora la decisone della Corte di Cassazione resa nota dall’avvocato Faraone.

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