domenica 12 novembre 2023

SANITA’ DEL MATERANO IN CRISI PROFONDA. “L’OSPEDALE DI MATERA È DIVENTATO UN POLIAMBULATORIO”. PAROLA DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI FRANCESCO DIMONA

ED ANCORA: “MANCANO INFERMIERI E MEDICI. MA ALCUNI DI QUESTI ULTIMI SONO STATI MESSI DALLA ASM IN PENSIONE FORZATA E AD ALTRI PENSIONATI, TRE SPECIALISTI, CHE INTENDEVANO LAVORARE GRATIS NON SI È DATA RISPOSTA”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

IL PRESIDENTE DELL'ODM DI MATERA, FRANCESCO DIMONA



FONTE LAGAZZETTADELMEZZOGIORNO.IT

L'OSPEDALE DI MATERA? «È DIVENTATO UN POLIAMBULATORIO»

LA DENUNCIA DEL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI, FRANCESCO DIMONA, SULLA CARENZA DI PERSONALE ANCHE INFERMIERISTICO

ANTONIO CORRADO

12 NOVEMBRE 2023

MATERA - Una delle criticità più evidenti nel sistema sanitario regionale, resta la carenza di medici e infermieri. Un dato innegabile e ormai tristemente consolidato, tra lunghe liste d’attesa e carenza generalizzata di servizi. Ne è convinto Francesco Dimona, presidente dell’Ordine dei medici di Matera ed ex direttore del dipartimento di Emergenza-Accettazione all’ospedale «Madonna delle Grazie» della città dei Sassi.

La situazione peggiore si registra nel Materano, ma il problema è ormai regionale. «Infatti -conferma Dimona alla Gazzetta- se Matera piange, Potenza non ride anche nella carenza di medici. L’Azienda sanitaria materana, dopo aver perso i buoi ha chiuso i cancelli. Sono state tante le opportunità di stabilizzare medici con contratti a termine, ma la dirigenza aziendale si è guardata bene dal farlo. È una storia che risale al periodo iniziale della pandemia, quando c’erano i presupposti legali e finanziari per una stabilizzazione generalizzata dei colleghi precari e non è stato fatto, nonostante l’emergenza sanitaria in corso e risorse aggiuntive disponibili. Ho combattuto questa battaglia da dirigente medico prima e da presidente dell’Ordine oggi, ma nulla si è mosso anche sul fronte della carenza di infermieri. Avevo suggerito di predisporre un bando pubblico per reclutare le decine di allievi che escono dalla nostra scuola, ma anche in questo caso non si è fatto nulla, facendoli andare tutti fuori regione. Non mi so spiegare questa strategia paradossale, né dove possa esserci l’inghippo, ovvero se sia gestionale o politico - continua il presidente - Ho provato anche a spiegarlo con la presunta intenzione, in cui tanti credono, che si voglia svuotare Matera per rafforzare Potenza, ma neanche questo ragionamento ha senso perché oggi Potenza sta messa male come i nostri presidi. In oltre 43 anni di servizio, quasi tutti a Matera - ha detto senza mezzi termini Dimona - ho assistito alla parabola discendente del nostro ospedale, dove prima entravo con orgoglio ed entusiasmo e poi, ultimamente, con un senso di frustrazione. Ormai l’ospedale di Matera è ridotto come un poliambulatorio».

Poi ci sono i casi di medici che sono pensionabili ma non hanno ancora 70 anni, quindi per legge potrebbero restare ancora in servizio e l’Asm li mette in «pensione forzata». Come il caso del direttore sanitario Annese prima, e del primario di neurologia, la dottoressa Coniglio poi, entrambi promotori di un procedimento davanti al giudice del lavoro, entrambi riammessi al servizio attivo per sentenza. Quindi, l’Asm ha sbagliato la prima volta con Annese e perseverato la seconda con la dottoressa Coniglio, il cui procedimento si è praticamente incanalato su quello del direttore sanitario. Infine, il caso recente di tre specialisti qualificati per anni al lavoro nell’ospedale di Policoro, che pur essendo in pensione si sono messi a disposizione dell’Asm gratuitamente per continuare a garantire il servizio; ma la loro richiesta formale è stata praticamente ignorata dalla dirigenza aziendale. «Spero che il neo commissario Friolo - conclude con un pizzico di speranza Dimona - prenda subito a cuore la situazione dei medici e degli infermieri nel Materano, per garantire all’ospedale il ripristino delle sue eccellenze. Basterebbe rendere eccellente anche un solo reparto, con il personale medico qualificato, per poi assistere alla rinascita di tutti gli altri reparti, come spesso avviene per sana competizione interna, ripristinando la dignità dell’ospedale di Matera. È quello che ci auguriamo tutti».

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