venerdì 1 dicembre 2023

BASILICATA. ANCORA TRUFFE. ANCHE AD ANZIANI. ANCORA TRUFFATORI CAMPANI

OPERAZIONI PLURIME DELLA POLIZIA DI STATO: 3 UOMINI IN CARCERE, 1 AI DOMICILIARI. USARTE LE “TECNICHE” DELLA GOMMA BUCATA, DEL FINTO NIPOTE E DEL FALSO INCIDENTE STRADALE. IN COSA CONSISTONO? LA RISPOSTA È NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE 

FONTE PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI POTENZA

TRUFFE. OPERAZIONI DELLA POLIZIA DI STATO

Nel contesto delle attività continuamente svolte da questo Ufficio e dalla Polizia Giudiziaria per contrastare il grave fenomeno dei reati predatori in danno di soggetti vulnerabili ed anche al fine di rappresentare all’opinione pubblica sia il grave pericolo rappresentato da tali reati che il modo di operare dei soggetti dediti a tale diffusa forma di criminalità, in modo da consentire a tutte le famiglie lucane di prendere le opportune misure precauzionali, si comunica:

Che lo scorso 9 novembre 2023, su disposizione di questa Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Potenza ha tratto in arresto, a Napoli, D’Ascia Massimiliano (52enne) e Criscuolo Raffaele (35enne), in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio in quanto gravemente indiziati di essere gli autori di diversi furti perpetrati con l’utilizzo della tecnica della “gomma bucata” e dei successivi prelievi fraudolenti con l’utilizzo delle carte bancomat delle vittime.

I fatti risalgono a marzo ed a luglio e si sono verificati nei pressi di un noto supermercato di Potenza. In particolare, gli arrestati, dopo aver forato uno pneumatico di un’auto in sosta nel parcheggio del centro commerciale, attendevano che la stessa ripartisse e la seguivano a breve distanza. Infine, quando la vittima si fermava dopo poche centinaia di metri per sostituire la ruota o semplicemente per constatare il danno, gli arrestati riuscivano ad impossessarsi della borsa poggiata sui sedili dalle vittime, sfruttando la loro distrazione. Oltre a impossessarsi del denaro contante presente nella borsa, effettuavano anche dei prelievi con le carte bancomat delle vittime.

Ai fini dell’individuazione dei soggetti gravemente indiziati (per cui vale comunque la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna) è stata determinante l’analisi delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del centro commerciale e le successive attività svolte con la collaborazione di altre Questure.

Che lo scorso 22 novembre, su disposizione di questo Ufficio, la Squadra Mobile ha tratto in arresto, a Napoli, il trentaduenne Basile Francesco, in esecuzione di ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio in quanto ritenuto gravemente indiziato di una truffa aggravata consumata, lo scorso settembre, in danno di una donna novantenne di Potenza.

Nell’occasione, l’indagato, sulla base delle risultanze dell’investigazione risultava che si era introdotto nell’abitazione dell’anziana e, prospettandole la falsa circostanza che il nipote stesse per subire una denuncia, l’aveva convinta a consegnargli ben 5500 euro in contanti.

Le immediate indagini, svolte dagli investigatori della Polizia di Stato, hanno consentito di Individuare l’indagato che, tra l’altro, appena due giorni dopo la commissione del delitto, era stato arrestato ln flagranza, sempre dalla Squadra Mobile e dalla Volante, per un ulteriore analogo episodio.

Che il 24 novembre, a Marano di Napoli, su ordine di questa Procura e a seguito delle indagini svolte dall’UPGSP della Questura di Potenza, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Giugliano-Villaricca ha eseguito l’ordinanza emessa dal GIP in sede, su richiesta di questo Ufficio con cui è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del diciannovenne Manzo Ciro.

Il giovane è gravemente indiziato delitto di truffa aggravata, poiché, lo scorso 10 novembre, approfittando dell’età della persona offesa — una donna ultranovantenne di Potenza — la convinceva del fatto che la figlia era stata coinvolta in un grave incidente stradale e, quindi, si faceva consegnare la somma di 2265 euro per poi allontanarsi dall’abitazione della vittima.

Qualche ora dopo aver commesso il fatto, veniva fermato, a bordo di un taxi, da una Volante e, in considerazione dei precedenti di polizia a suo carico, del fatto che si mostrava particolarmente nervoso e che non riusciva a dare una valida spiegazione circa la propria presenza a Potenza, veniva sottoposto a perquisizione al termine della quale i poliziotti rinvenivano, all’interno di uno zaino, la somma di euro 2.265 contenuta in una busta da lettera bianca, riportante il nome di una donna.

L’anziana signora riconosceva, senza ombra di dubbio, la busta come quella nella quale aveva riposto il denaro consegnato al truffatore e sulla quale aveva scritto, di suo pugno, il nome della figlia e riconosceva, inoltre, nell’indagato la persona a cui aveva consegnato il denaro. ll denaro veniva immediatamente restituito alla donna.

Che la sera del 9 novembre 2023, a Potenza, personale della Squadra Mobile e dell’UPGSP ha arrestato in flagranza un ventenne, residente a Napoli, ln quanto indiziato di una truffa in danno di una signora ultraottantenne di Potenza, commessa con la tecnica del ‘finto nipote” Nel caso specifico, la vittima era convinta di essere al telefono con suo nipote che si trovava in difficoltà economiche ed aveva urgente bisogno di denaro. L’anziana aveva quindi preso alcuni gioielli e 5.250 euro ln contanti e li aveva consegnati ad un soggetto che si era presentato alla porta come un caro amico di suo nipote. Ai fini dell’individuazione dell’indagato è stata determinante la tempestività della telefonata fatta al “113” da un parente dell’anziana donna e la testimonianza resa da una persona del quartiere, che aveva visto un giovane ragazzo scendere da un taxi e si era insospettita. La conseguente attività svolta dalla Squadra Mobile di Potenza — con la stretta collaborazione della Centrale Operativa della Questura — aveva consentito di bloccare l’autore del reato a bordo di un treno che era ormai giunto in provincia di Salerno e di recuperare tutta la refurtiva. Infatti, nella stessa serata, i gioielli e i 5.250 euro in contanti sono stati riconsegnati alla vittima del reato.

Nessun commento:

Posta un commento