“SIGNOR PREFETTO, PARLIAMO
DEI NOSTRI “BAMBINI SPECIALI”. CHIEDIAMO IL SUO INTERVENTO AFFINCHÈ ABBIANO
LIBERO ACCESSO ALLE TERAPIE INDISPENSABILI PER IL LORO SVILUPPO EVOLUTIVO ED
INCLUSIVO”
IL PREFETTO CRISTINA FAVILLI |
FONTE COMITATO SPONTANEO GENITORI “BAMBINI SPECIALI”
UN CENTINAIO DI GENITORI SCRIVONO AL PREFETTO DI MATERA AFFINCHÈ INTERVENGA PRESSO LA REGIONE BASILICATA PER EVITARE L’INTERRUZIONE DELLE TERAPIE FONDAMENTALI PER I LORO FIGLI.
Le famiglie dei bambini con
disabilità che svolgono le fondamentali terapie riabilitative presso il Centro
Rham di Matera, a causa del taglio del budget da parte della Regione, vedono
interrotti i percorsi riabilitativi dei propri figli per mancanza di fondi. Chi
dunque voglia garantire una qualità di vita dignitosa a questi bambini, dovrà
pagare, ove possibile, le terapie necessarie. Questa discriminazione
rappresenta una vera e propria aberrazione in una società che, come da dettato
costituzionale: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti.” Art. 32 Cost., dovrebbe difendere e tutelare i soggetti più
fragili. Nel caso di specie si parla di bambini. Le famiglie coinvolte si sono
dunque rivolte al neo Prefetto di Matera, dottoressa Cristina Favilli, per
chiedere un’intercessione affinché tale discriminazione cessi quanto prima e i
propri figli abbiano libero accesso alle terapie indispensabili e necessarie
per il loro sviluppo evolutivo ed inclusivo.
Di seguito il testo dell’appello rivolto dalle famiglie.
Egregio Prefetto,
ci rivolgiamo a Lei in modo
accorato per esporre una questione di pubblico interesse che riguarda la nostra
Comunità e in particolare la fascia più debole.
Desideriamo segnalarLe l’incresciosa situazione che è venuta a crearsi da
Ottobre scorso a questa parte a danno di numerose famiglie fragili che
usufruiscono dell’assistenza riabilitativa ex art.26 legge n. 833/1978 presso
il Centro Rham di Matera. Parliamo di terapie fondamentali quali la
neuropsichiatria infantile, la logoterapia, la neuro-psicomotricità, terapia
occupazionale, la riabilitazione fisioterapica, senza le quali la qualità della
vita di un bambino con disabilità è drasticamente ridotta. Tali terapie sono
infatti di fondamentale importanza soprattutto in età evolutiva, sia per i
bambini con disabilità grave, che necessitano di supporto continuo, sia per i
bambini con disabilità meno grave, che solo grazie alle terapie riabilitative
possono sviluppare al massimo le proprie potenzialità e non essere così esclusi
dalla vita sociale dei coetanei. Ogni giorno di mancata terapia è infatti un
giorno perso per sempre, poiché è fondamentale lavorare sulla plasticità
neuronale fino ai 12 anni di età.
Poiché il Sistema Sanitario Nazionale non offre questo tipo di terapia sul
territorio, esso si appoggia a strutture private accreditate, delegando le
Regioni alla distribuzione delle risorse finanziarie necessarie. La Commissione
europea ha approvato con Decisione di esecuzione C (2022)9766 del 16 dicembre
2022- C(2022)9766 del 16 dicembre 2022, il Programma Regionale Basilicata FESR
(Fondo Europeo Sviluppo Regionale) FSE+ (Fondo Sociale Europeo Plus) per il
periodo 2021-2027, attribuendo alla Regione Basilicata una dotazione
finanziaria di 983 milioni di euro.
Nonostante però la Regione Basilicata abbia stabilito nel proprio Programma
(FESR-FSE +2021-2027) che “Tutti gli interventi saranno attuati nel rispetto
dei principi orizzontali relativi alla parità tra uomini e donne,
all’integrazione di genere, all’inclusione e non discriminazione, allo sviluppo
sostenibile. Il rispetto di tali principi sarà assicurato dalle condizioni di
partecipazione ai bandi/avvisi pubblici per il finanziamento delle operazioni
attraverso la definizione, per tutte le azioni dell’obiettivo specifico, di
criteri di selezione e premialità per i progetti che garantiscono la parità tra
uomini e donne e la tutela dell’inclusione”, la stessa ha determinato un taglio
dei fondi volti allo svolgimento delle terapie riabilitative ex art.26.
Inoltre, in aggiunta alla oramai nota sproporzione della quota pro-capite tra
la provincia di Matera e quella di Potenza, e nonostante l’Azienda Sanitaria di
Matera, guidata dal Direttore commissario Dr. Maurizio Friolo, e la U.O.C.
Strutture Accreditate, condotta dalla Dr.ssa Vitina Ciaglia, attraverso due
distinte ma importanti Delibere Commissariali, la N.1004 del 01/12/2023 e la N.
1076 del 20/12/2023, abbia provveduto ad assegnare alle strutture accreditate
importanti risorse messe a disposizione dallo Stato Italiano per tramite delle
Regioni, nulla è cambiato per i pazienti del Centro Rham. Tali delibere, purtroppo
però, non hanno tenuto in debita considerazione i bisogni assistenziali tipici
dell’età evolutiva, e non hanno colmato la carenza di risorse da assegnare
prioritariamente a quelle strutture che, a fronte di ingenti e maggiori oneri
rispetto a quelli sostenuti per le sole terapie domiciliari, dispongono anche
di spazi specifici dedicati e di personale altamente qualificato e formato per
gli interventi rivolti alle disabilità peculiari dei nostri figli.
Questo si è in pratica tradotto per tante, troppe famiglie, nella sospensione
delle terapie per scarsa disponibilità di risorse economiche derivanti dalle
assegnazioni di budget regionali.
Il centro, unico sul territorio a fornire le suddette terapie poiché dotato di
strutture complesse in grado di soddisfare l’ingente necessità di prestazioni
AMBULATORIALI, non può infatti, e non è nemmeno giusto che lo faccia,
proseguire a sostenere a proprie spese i costi dei professionisti e del
personale, di gestione, tecnologici e strutturali, senza sapere se e quando la
Regione rimborserà tale ingente esborso in over-budget. Da parte nostra invece,
molte famiglie, già provate dalle spese legate alla condizione di difficoltà
che rappresenta la disabilità, non hanno la possibilità di pagare tali terapie
che sono, tuttavia, prioritarie e fondamentali. Ci troviamo quindi davanti alla
inaccettabile condizione per la quale avere un figlio con disabilità e volergli
assicurare le terapie fondamentali è diventato un lusso che non tutti possono
permettersi.
Confidando nella Sua attenzione e nel Suo intervento, Le chiediamo a brevissimo
termine un incontro e di volersi fare nostro portavoce presso la Regione
Basilicata per fare chiarezza sulla corretta allocazione delle risorse e delle
possibilità di utilizzo dei fondi destinati alle prestazioni extra budget, per
colmare tale carenza e per risolvere quanto prima questa vergognosa situazione,
affinché i nostri figli possano proseguire il loro processo evolutivo ed
inclusivo avendo assicurate le terapie indispensabili ed essenziali di cui
necessitano.
Grati per l’attenzione, confidando in un celere e positivo riscontro, restando
a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito, inviamo cordiali saluti.
MATERA, 22.01.2024
IL COMITATO SPONTANEO GENITORI “BAMBINI SPECIALI”
Nessun commento:
Posta un commento