USATA LA TECNICA DEL FALSO NIPOTE. INDAGANO I CARABINIERI. CHE RINNOVANO L’INVITO A DENUNCIARE AD OGNI SOSPETTO. DOVE È STATO MESSO A SEGNO L’ODIOSO REATO? LA RISPOSTA, CON IL DECALOGO CONTRO LE TRUFFE DALL’ARMA, È NELLA SEGUENTE NOSTRA NOTIZIA ESCLUSIVA
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TURSI – Il reato più odioso, quello che colpisce anziani per lo più soli, è stato messo a segno nella Città di Pierro nella giornata di ieri. Una donna di circa 80 anni è stata truffata per 8.500 euro. La tecnica usata dai malviventi è stata quelle, ormai consolidata, del falso nipote. La telefonata al numero fisso, allarmata, di un sedicente amico o avvocato poiché il nipote dell’anziana aveva causato un incidente strade per cui era stato arrestato e servivano, subito, 8.500 euro per aiutarlo. Il complice, che era già davanti alla porta, si è fatto consegnare la somma ed è scappato. Indagano i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Policoro.
Nessuna denuncia, invece, è arrivata agli uomini dell’Arma dei tre tentativi di truffa che sarebbero stati tentati a Nova Siri. Sempre nella giornata di ieri. Tentativi, ancora con falsi nipoti o figli in difficoltà, non riusciti ma non per questo da non denunciare. Denunce che aiuterebbero i carabinieri ad intervenire per tentare di stroncare un reato ormai dilagante. Per questo alleghiamo al presente articolo il decalogo diffuso proprio dall’Arma con i consigli per non aprire la porta agli sconosciuti.
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