GLI AGRICOLTORI SPONTANEI IN
LOTTA: “LA GIUNTA BARDI DEVE FARE PRESTO PER LE MISURE GIÀ ADOTTATE IN
CONSIGLIO ALLA UNANIMITÀ SU CARO CARBURANTE, LOTTA AI CINGHIALI, COSTO
DELL’ACQUA PER L’IRRIGAZIONE”.
FOTO TGR BASILICATA |
POTENZA – Per invocare misure urgenti contro la crisi nera del comparto primario il "Movimento spontaneo degli agricoltori e allevatori della Basilicata" è tornato nel piazzale antistante la Regione Basilicata dopo l’8 e 9 febbraio scorsi. “Il presidio, hanno fatto sapere gli organizzatori – proseguirà ad oltranza”. O, almeno, sino a quando la Giunta guidata da Vito Bardi non delibererà le misure stabilite nel corso del Consiglio regionale dedicato proprio alla crisi del settore primario lucano. "Le nostre aziende e le nostre famiglie non possono aspettare più altro tempo”, è stato detto a Potenza. Con un “pericolo” da evitare: “le facili promesse elettorali. Per questo il Movimento sollecita tutti alla massima serietà e al senso di responsabilità, affinché in relazione alle questioni al momento decise, sia al tavolo di crisi e successivamente dal Consiglio regionale con voto unanime dei presenti, vengano adottate delibere e provvedimenti in tempi brevi e comunque prima del 21 marzo". Al centro della protesta il crollo dei prezzi del grano, il caro carburanti, gli esigui (e lenti) risarcimenti dei danni causati dai cinghiali, gli aumenti del costo dell’acqua di irrigazione da parte del Consorzio di bonifica di Basilicata. Alla Regione viene anche chiesto di attivarsi sia sul paino nazionale sia su quello europeo contro i tagli annunciati, il 48%, alla Politica agricola comune.
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