martedì 21 maggio 2024

BUFERA POLITICA SU SOGIN, LA SPA PUBBLICA DEPUTATA ALLA BONIFICA DEI SITI NUCLEARI DISMESSI, TRA CUI L’ITREC DELLA TRISAIA DI ROTONDELLA

INTERROGAZIONE DEL DEPUTATO PD D'ALFONSO A MELONI, GIORGETTI E PICHETTO: “VALUTARE LA NECESSITA’ DELL’ALLONTANAMENTO DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO, ARTIZZU"

ITREC DELLA TRISAIA

IL DEPOSITO A PROVA DI MISSILE IN COSTRUZIONE

LAVORI IN CORSO

GIAN LUCA ARTIZZU

LUCIANO D'ALFONSO
FONTE AGEEI.IT

SOGIN, INTERROGAZIONE PD A MELONI, GIORGETTI E PICHETTO: VALUTARE NECESSITÀ ALLONTANAMENTO AD ARTIZZU DA SOCIETÀ

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

PRESENTATO DA

D'ALFONSO LUCIANO

LUNEDÌ 20 MAGGIO 2024, SEDUTA N. 295

D'ALFONSO — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

Sogin spa è la società pubblica, con unico azionista il Ministero dell'economia e delle finanze sotto la vigilanza istituzionale del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, nonché della realizzazione del deposito nazionale;

a giugno 2022, visto l'articolo 34 del decreto-legge n. 73 del 2022, convertito, con modificazioni dalla legge n. 122 del 2022, è stato disposto il commissariamento di Sogin e, il 4 agosto 2023 è stato nominato un nuovo consiglio d'amministrazione e designato il dottor Gian Luca Artizzu amministratore delegato;

con interrogazione a risposta scritta n. 4-01872, successivamente ritirata e presentata come interrogazione a risposta immediata n. 5-01930 in Commissione VIII ambiente, territorio e lavori pubblici, svolta il 31 gennaio 2024, veniva riferito della situazione della Sogin, evidenziando la gestione poco trasparente del dottor Gian Luca Artizzu, che, sin dal proprio insediamento quale amministratore delegato, a giudizio dell'interrogante ha perpetrato arbitrarie discriminazioni delle competenze ed esperienze dei dipendenti con demansionamento di alcune figure dirigenziali e, in assenza di evidenza pubblica, ha assegnato una posizione di elevata strategicità ad un soggetto esterno, Giuseppe Bono, di dubbia adeguatezza per il profilo curriculare;

fonti giornalistiche riportano che i nomi di Artizzu e Bono compaiono nel fascicolo dell'inchiesta condotta da un Nucleo speciale della Guardia di finanza, su delega della procura della Repubblica di Roma, sulle plurimilionarie spese ingiustificate sostenute dalla Sogin dal 2010 al 2020 per l'ambito del deposito nazionale delle scorie radioattive. In particolare, come da decreto del 9 febbraio 2023, per le vicende investigate, l'autorità giudiziaria, confermando quanto già accertato dall'Arera, è dall'Anac, ha rilevato prassi illecite, condotte irregolari e massicce inosservanze del codice degli appalti, rilevando tuttavia l'intervenuta prescrizione delle fattispecie risalenti a diversi anni prima e comunque prendendo atto delle misure e azioni interne di self-cleaning avviate da Sogin nel 2021;

sempre da fonti di stampa, tra le captazioni telefoniche agli atti del procedimento penale R.G.N.R. n. 45447/2021 risulterebbe il colloquio tra un appaltatore e Bono in cui quest'ultimo definiva come «una manfrina» il Complesso dei controlli interni e delle autorità che hanno consentito di scoperchiare la malagestio societaria del passato, descritta nel corso dello svolgimento di un atto di sindacato ispettivo alla Camera il 31 marzo 2023 da parte del Sottosegretario del Ministero dell'economia e delle finanze, Lucia Albano;

altre fonti giornalistiche riferiscono che l'attuale gestione della Sogin affidata all'amministratore delegato Artizzu avrebbe contestato, avvicendato e sanzionato tutti i dipendenti che nel 2021 furono assegnati dalla stessa Sogin alle verifiche interne sugli appalti degli ultimi dieci anni riferiti al deposito nazionale, nonché avrebbe addirittura estromesso un soggetto riconosciuto come «whistleblower» in relazione a procedimenti presso Anac –:

per quanto di competenza, se abbiano già promosso le doverose verifiche sull'operato dell'amministratore delegato Gian Luca Artizzu in relazione alla asserita discriminazione dei dipendenti in servizio, in danno dei dirigenti invisi e ad incremento dei costi del personale, suscettibile di integrare per l'interrogante diverse ipotesi di danno erariale, compreso il mancato rispetto delle regole comparative per le nomine dirigenziali disposte a poche settimane dal suo insediamento;

se sia stata valutata la necessità dell'allontanamento dell'amministratore delegato Artizzu, tenuto conto del nefasto processo di riabilitazione del passato che, a parere dell'interrogante, egli sta conducendo in qualità di rappresentante legale di una società pubblica chiamata a garantire la sicurezza dei cittadini, la salvaguardia dell'ambiente e la tutela delle generazioni future, senza riuscire ad assicurare adeguata trasparenza, correttezza, buona fede, imparzialità e buon andamento della propria azione, nonché il rispetto delle istituzioni e dei diritti dei lavoratori tutti.

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