INTERVENGONO I CARABINIERI. DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALL’EX COMPAGNA, CON APPLICAZIONE DEL BRACCIALETTO ELETTRONICO PER UN 32ENNE. I PARTICOLARI DELLA NOTIZIA, CON L’INCHIESTA DEGLI UOMINI DELL’ARMA E LA LOCALITA’ DOVE SI E’ VERIFICATO IL FATTO DI CRONACA, SONO LEGGIBILI CLICCANDO SUL LINK
FONTE COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI MATERA
MONTALBANO JONICO: MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E ATTI PERSECUTORI. I CARABINIERI DI POLICORO ESEGUONO UNA MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALL’EX COMPAGNA, CON APPLICAZIONE DEL BRACCIALETTO ELETTRONICO
I Carabinieri della Compagnia di Policoro hanno eseguito nei confronti di un 32enne di Montalbano Jonico (MT) la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex compagna, disposto dall’Autorità Giudiziaria di Matera, per le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni personali, violenza privata e minaccia grave.
La donna, durante una convivenza di alcuni anni, nel corso della quale è nata una bambina, avrebbe subito condotte violente, sia verbali che fisiche, anche in presenza della minore. Non riuscendo più a sopportare le violenze, abbandonava la casa coniugale nel marzo 2024, e dopo aver cominciato una nuova relazione, si vedeva costretta a rivolgersi ai Carabinieri perché l’ex compagno continuava a minacciarla, pedinarla ed insultarla, indirizzando gravi minacce anche nei confronti del nuovo compagno della donna.
Avviate con immediatezza le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che hanno portato il Giudice delle Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ad emettere la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, con l’applicazione del controllo mediante mezzi elettronici (cosiddetto “braccialetto elettronico”), pur nella dovuta precisazione che gli accertamenti compiuti finora sono comunque nella fase delle indagini preliminari e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
Per l’attività operata dai Carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica di Matera, è stata fondamentale la collaborazione della vittima e delle persone informate sui fatti, che hanno riposto nelle Istituzioni la totale fiducia.
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